Pallavolo

Volley femminile, finale Champions League. Derby turco da favola per assegnare la Coppa più ambita

Pubblicato

il

L’Italia non c’è a Torino ma per gli appassionati italiani un po’ di azzurro c’è, eccome. Sarà l’opposto della Nazionale italiana Paola Egonu la grande star della finale di Champions League in programma domani, sabato 20 maggio alle 17.30. Di fronte il Vakifbank, la squadra più “potente” d’Europa, allenata da un italiano, Giovanni Guidetti e l’Eczacibasi, la finalista un po’ a sorpresa che ha sfruttato al meglio la parte del tabellone meno “nobile” ma che ora si vuole giocare le sue carte fino in fondo.

I favori del pronostico sono per Egonu e compagne con l’azzurra che vuole lasciare la Champions in regalo al club che l’ha accolta in questa stagione, prima di lasciarla tornare in Italia a Milano ma attenzione perché in una gara secca l’Eczacibasi può essere letale contro un Vakif che quest’anno non ha avuto certo nella continuità il suo punto di forza e che in finale c’è grazie ad una rimonta epica contro il Fenerbahce seguita a una sconfitta pesante nella gara di andata.

Si ripropone la battaglia tra le due opposte considerate migliori al mondo: da una parte Paola Egonu, dall’altra Tijana Boskovic, già protagoniste in Nazionale di una finale Mondiale (con successo della serba) di un quarto di finale olimpico (ancora successo della serba) e di una finale europea (con il trionfo dell’azzurra) ma la sfida non è solo qui perchè le due rose sono da favola e a decidere un match del genere potrebbe pensarci qualche altra star di una e dell’altra formazione.

L’Eczacibasi può contare su una rosa di grande spessore: bastano due nomi ad accendere la fantasia. E’ allenata da Ferhat Akbas e può contare sulla diagonale campione del mondo: in palleggio Maja Ognienovic e opposta la giocatrice la cui stella ha brillato più di tutte nell’ultimo lustro, Tijana Boskovic, due volte campionessa del mondo, due volte sul podio olimpico con la Serbia e ormai legata a doppio filo con il club turco.

In banda gioca Irina Voronkova, russa, alla prima esperienza lontano dai confini della sua Nazionale, dopo aver vestito maglie prestigiose come quelle della Dinamo Mosca, della Dinamo Kazan e del Lokomotiv Kaliningrad, tanto per fare qualche nome e la schiacciatrice della Nazionale turca Hande Baladin, una vita all’Eczacibasi con un paio di veloci variazioni sul tema. Al centro Yasemin Guveli, alla quarta stagione con la squadra di Istanbul e Sinead Jack-Kisal, origine di Trinidad e Tobago, nazionalità turca, lo scorso anno in forza al Vallefoglia in Serie A1. Il libero è Simge Sebnem Akoz, ormai un’istituzione all’Eczacibasi dove gioca ormai da otto anni. In panchina ci sono, tra le altre, due elementi di assoluto valore, la croata Samantha Fabris, in parabola discendente ma sempre una grande interprete del ruolo e la belga Laura Heyrman, ex Modena e Monza.

Il Vakifbank in regia ha un’altra icona del volley mondiale come Cansu Ozbay, al settimo anno con la maglia della squadra campione di Turchia, l’opposta è appunto, Paola Egonu che non ha bisogno di presentazioni e che questa Coppa l’ha alzata due volte, con Novara e con Conegliano. In banda la star assoluta è la brasiliana Gabi, Gabriela Guimaraes, 29 anni, dal 2019 (prima esperienza lontano dal suo Brasile) indossa la maglia del Vakif ed è una delle bande più complete al mondo. In diagonale con Gabi c’è la statunitense Kara Bajema che in Italia ha giocato a Casalmaggiore nell’annata 2020-2021, prima di trasferirsi a Rzeszow e quest’anno a Istanbul.

Al centro gioca un’altra statunitense, Chiaka Ogbogu, che in Italia è passata due volte, lasciando in qualche modo il segno, prima a Firenze e poi a Conegliano nella stagione interrotta dal Covid. L’altra centrale è un’icona del volley femminile, bellissima e bravissima, Zehra Gunes che, tra uno scatto e l’altro, riesce sempre ad incidere nelle partite che contano, Gioca da sei anni con la maglia del Vakif. Il libero è Ayca Aykac, che nel Vakif ci è cresciuta, raggiungendo livelli di qualità altissimi in ricezione e difesa. Anche qui panchina di assoluta qualità con Nika Daalderop e Alexia Carutasu, due nomi su tutti.

Foto: Valerio Origo

Exit mobile version