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Roland Garros

Roland Garros 2023, Flavio Cobolli non può nulla dinanzi al ciclone Alcaraz

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Una prima volta che, nonostante tutto, rimane comunque da ricordare. Poco da recriminare per Flavio Cobolli contro Carlos Alcaraz, numero 1 al mondo, nel primo turno del Roland Garros, con un 6-0 6-2 7-5 in quasi due ore; dopo un impatto tremebondo, il ventunenne fiorentino è riuscito quantomeno a giocarsela un minimo, respirando l’aria dei grandi tornei e delle grandi sfide. Fattore importante per una futura crescita.

Il primo approccio alla partita è come essere investiti da un treno in corsa. Alcaraz è in forma smagliante e vuole immediatamente lasciarsi alle spalle il ko di Roma con Fabian Maroszan. E mette subito le cose in chiaro, con la sua palla che viaggia molto più rapida di quella dell’azzurro. Che rema, ci mette tanta buona volontà, ma si ritrova sotto di un set dopo 24 minuti, 6-0 con soli 10 punti conquistati.

E il canovaccio non sembra cambiare, con il break subito all’inizio della seconda frazione. Dopo otto giochi consecutivi vinti, il numero 1 al mondo inizia ad allentare la presa e Cobolli esce dal guscio, sbloccandosi: il suo primo gioco vinto viene applaudito dal Suzanne Lenglen, con Flavio che si stampa un sorriso a trentadue denti sul volto. 

Non serve per ribaltare l’inerzia del set, che si chiude sul 6-2, ma per permettergli almeno di togliersi di dosso l’ansia da prestazione contro il numero 1 al mondo. Flavio inizia a tirare più forte, prova a giocarsela senza paura e pare godersi il momento. E nel quarto gioco si guadagna anche due palle break, la prima annullata da Alcaraz e la seconda cancellata da un errore su una volée in recupero.

Poi l’iberico dà una spallata nel settimo gioco che lo porta a condurre, va ad un punto dal match sullo 0-40 ma Cobolli fa switch con la testa. Tira ogni cosa, arrivano sette punti in fila e addirittura, dall’avere la testa sotto la doccia, si ritrova a prendersi il controbreak e a servire per garantirsi il tie-break. Però Alcaraz si riprende, da vero numero uno rialza il livello e va a chiudere, al quinto tentativo.

Parlare di numeri in un match del genere è alquanto superfluo, poiché parliamo di un debuttante a livello Slam contro il numero uno al mondo. 13-33 il conto tra vincenti ed errori non forzati, concesso quasi un punto su due con la prima ed il 55% con la seconda, oltre a 18 palle break.

Foto: LaPresse