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MotoGP, livello di piloti più basso rispetto al passato? Bagnaia: “Prima c’erano 6-7 decimi tra moto ufficiali e clienti”

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Cinque round del Mondiale 2023 di MotoGP sono ormai alle spalle e Francesco Bagnaia è in vetta alla classifica generale, nonostante i molteplici ritiri. Un segnale che quando il piemontese e la Ducati trovano i pezzi del puzzle sono superiori, tuttavia a -1 c’è un Marco Bezzecchi, sulla GP22 del Mooney VR46 Racing Team, che andrà valutato con attenzione, alla stessa stregua di una KTM che con il sudafricano Brad Binder può sorprendere.

Detto questo, spesso gli appassionati si chiedono come rapportare il livello dell’attuale classe regina rispetto al passato. E’ idea da parte di alcuni che i centauri attuali non siano così forti e convincenti rispetto al periodo di Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Casey Stoner, Daniel Pedrosa e anche Marc Marquez, prima del suo brutto incidente nel 2020.

A fornire un’argomentazione molto interessante è stato Bagnaia, pungolato sul tema dai media presenti a Le Mans (Francia): “Le moto in griglia possono vincere tutte, non ci sono più quei 6-7 decimi tra la moto ufficiale e quella clienti. Un gap che serviva, perché i fantastici quattro sono nati perché erano i più forti, ma avevano anche le moto ufficiali. Adesso il livello è estremo e tutti hanno la possibilità di vincere“.

Di conseguenza, a detta di Pecco, una motivazione va anche ricercata nel mezzo a propria disposizione, constatando quanto e come il livellamento tecnico tra le moto alimenti l’incertezza nello sviluppo delle gare, più del passato.

Foto: MotoGP.com Press

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