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Lo specialista Inzaghi contro l’outsider Italiano: chi vince la finale di Coppa Italia?

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Simone Inzaghi appare tranquillo, anche se un po’ stanco, alla vigilia della finale di Coppa Italia con la Fiorentina. La sfida, in programma domani sera all’Olimpico di Roma (ore 21). Le sue parole cercano evidentemente di trasmettere serenità ai propri giocatori, alle prese con un’altra sfida dentro o fuori. Quelle che il tecnico piacentino è abituato a vincere. L’unico messaggio chiaro che manda è quando parla del suo futuro, sul quale glissa affermando che l’obiettivo è il presente. E che bisogna portare a casa trofei. Vincenzo Italiano, di contro, mostra occhi feroci, pieni di grinta. Ciò che vorrebbe vedere in campo contro i nerazzurri.

La cosa curiosa di questa finale, parole dei due tecnici a parte, è che si troveranno di fronte le finaliste di Champions e Conference League. Fattore che Italiano non ha esitato a ricordare. Perché la sua Fiorentina, quest’anno, avrà la possibilità di giocarsi e vincere ben due trofei. Non male per un club che non ne alza uno da ben 22 anni. Un’eternità, se consideriamo lil blasone del club gigliato. L’Inter, da questo punto di vista, è senz’altro più avanti. E avrà meno pressione addosso. Anche se parte da favorita. 

Le parole di Simone Inzaghi

“La finale di Champions non sarà nella nostra testa. Pensiamo una partita per volta e metteremo in campo il massimo impegno, come abbiamo sempre fatto in questa stagione. E’ una finale, affrontiamo una squadra in grande salute e di assoluto valore. Siamo favoriti? A volte capita, altre no. Ma dovremo mettere la massima attenzione ed essere bravi a leggere i momenti della partita. Sono convinto che sarà una gara aperta. Da qui alla fine mancano 4 partite, tra cui due finali. Arriveremo a 20 partite giocate in 65 giorni. Dispiace per gli infortunati, Mkhitaryan e Skriniar, ma qualche assenza ci sta”. 

Inzaghi di finali ne ha giocate parecchie. Sa come si fa. “Spero che la tradizione continui ma devo solo ringraziare i ragazzi. La finale di Coppa Italia non era scontata, quella di Champions è una cosa inaspettata per molti ma non per noi: ci abbiamo creduto fin dal sorteggio. La Fiorentina non avrà più fame di noi, la conosciamo e sappiamo il valore di questa squadra. Che è allenata da un ottimo allenatore. Il presidente Mattarella? Ha fatto un discorso emozionante, parlando a cuore aperto. Ci ha detto che dobbiamo dare sempre l’esempio in quanto uomini di sport, ha ragione”. 

Infine una battuta sul suo futuro e sull’importanza del lavoro di squadra. “Quando si vincono trofei il merito è di tutti, non di uno solo. Si vince e si perde tutti insieme. Marotta ha detto che resterò sulla panchina dell’Inter? Non mi sono mai sentito precario, noi allenatori siamo giudicati sempre in base ai risultati che otteniamo. I momenti difficili ci sono sempre, siamo stati bravi a superarli”.

Le parole di Vincenzo Italiano

“Inzaghi è un allenatore bravo e abituato a giocare questo tipo di partite: è uno specialista di finali. Noi dovremo pensare solo a noi stessi, cercando di fare del nostro meglio per mettere in difficoltà l’Inter. Servirà una prestazione di grande livello come quella di Basilea. Si tratta di un test molto importante per noi, vogliamo mettere in campo le nostre qualità e dimostrare che abbiamo meritato di arrivare fino a Roma”. 

Italiano ha qualche dubbio di formazione. E non lo nasconde. “Ci penserò fino a domattina, perché bisogna cercare sempre di mettere in difficoltà l’avversario. E le mosse migliori non mai scontate, possono venire in mente anche all’ultimo momento. I tifosi? Sono fantastici, ci chiedono di correre a mille e onorare la storia della Fiorentina. Magari vincendo un trofeo, che manca da tanto tempo. Mi piacerebbe scendere in campo e giocare, voglio vedere gli stessi occhi di Basilea. L’Inter parte favorita ma anche grazie all’amore dei nostri tifosi possiamo gettare il cuore oltre l’ostacolo”.

Ultimo flash sull’Inter e sulla partita che si aspetta. “Abbiamo giocato contro tante volte, ci conosciamo bene. Sarà una sfida simile a quelle viste in campionato, anche se in una partita secca qualcosa cambierà. A livello di atteggiamento con loro abbiamo fatto bene sia all’andata che al ritorno. Amrabat e Cabral stanno benissimo, così come gli altri. Spero di fare le scelte corrette ma so già che chi entrerà in corso darà tutto. Siamo pronti”. 

Foto: Lapresse

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