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Giro d’Italia 2023: e se non vincessero né Evenepoel né Roglic? La coppia Ineos inizia a spaventare entrambi

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La cronometro odierna, 35 km da Savignano a Cesena, era stata presentata come un potenziale crocevia per i destini del Giro d’Italia 2023, una prima potenziale battaglia in vista delle montagne che saranno soprattutto nella terza settimana. Quello che ci ha detto la seconda prova contro il tempo di oggi è che questo sarà un Giro molto più equilibrato di quanto si era previsto, e che i contendenti per il successo sono forse più di quello che ci aspettavamo.

Tra il duro arrivo di ieri e la cronometro di oggi, Roglic ed Evenepoel si sono sostanzialmente equivalsi, scambiandosi distacchi sui diversi terreni. Lo sloveno ha recuperato 14” sul belga a Fossombrone, mentre oggi sul traguardo di Cesena il Campione del Mondo ha ripreso 17” su di lui. Gli unici ad essere arrivati davanti in entrambi i casi ed uscendo dunque da questa due giorni avendo recuperato qualche secondo sono Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart.

Oltre ai secondi, e probabilmente più dei secondi guadagnati, la buona notizia per i due britannici è che ieri sono riusciti a tenere l’attacco di Roglic sulle dure pendenze del Muro dei Cappuccini, ed oggi sono andati ad un passo dai tempi di Remco Evenepoel, sfiorando anche il colpaccio della vittoria di tappa.

Le dure salite sono ancora lontane, la prossima tappa veramente dura sarà quella di venerdì 19 maggio, con la Cima Coppi sul Gran San Bernardo, la durissima ascesa della Croix de Coeur e l’arrivo in salita a Crans Montana. Sarà difficile dunque farsi un’idea più completa fino almeno a quel momento, ma quello che è certo che i due grandi favoriti, Roglic ed Evenepoel, dovranno fare i conti con Thomas e Geoghegan Hart, che potranno contare anche sul sostegno di una squadra completa e fortissima in salita.

Foto: LaPresse

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