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Basket: il Real Madrid dei due Sergio vince l’Eurolega, Olympiacos rimontato e battuto a 3 secondi dalla fine

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Un Sergio, Rodriguez, accorcia da tre, l’altro, Llull, con una parabola infinita, la vince. Il Real Madrid torna a conquistare l’Eurolega nella stagione 2022-2023, e lo fa per merito dello stesso uomo che aveva fatto partire la rissa di gara-2 dei quarti contro il Partizan Belgrado. Dall’inferno al Paradiso passano un mese, due punti (gli unici realizzati nella finale) e l’aiuto di tanti, a partire dal Chacho, mister 15 punti. Buono, ma non devastante, l’apporto di Walter Tavares a quota 13; Mario Hezonja va forte soprattutto nei primi 20 minuti con 12. Dall’altra parte non bastano due mostruose performance di Sasha Vezenkov (29) e Isaiah Canaan (21).

L’inizio di gara fa capire che le difese saranno molto relative per un po’, se non altro perché sono gli attacchi a prevalere: Canaan realizza due triple in fila, dall’altra parte risponde Ndiaye, l’arma alternativa dei madrileni. Il mattatore è però Vezenkov, che non è semplicemente possibile da fermare per la difesa del Real. Segna da tre, attacca in penetrazione, la sostanza si chiama 24-17 dopo 10′.

I blancos trovano una risorsa, ed è Sergio Rodriguez, che è chiamato a dare ordine ai suoi e risponde presente girando in tutti i sensi il confronto a favore dei suoi. Tavares viene tenuto a turno da Fall, Bolomboy e Black, ma sono le percentuali da tre degli spagnoli che volano, in particolare con Hezonja che ha un momento di dominio assoluto. All’intervallo si va sul 45-45 perché i greci sanno come restare vivi grazie alla coppia Vezenkov-McKissic.

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Musa riparte da dove aveva finito: tripla. Il vero fattore è però Canaan, che dalla lunga è sempre più sentenza e, se serve, può anche servire Vezenkov, perché tanto segna (quasi) sempre. Williams-Goss è fondamentale per tenere a contatto i madrileni, ma l’Olympiacos affronta gli ultimi 10 minuti avanti 63-59.

Vezenkov, tanto per gradire, segna da otto metri per il +7 al ritorno sul parquet. Causeur si rivela più efficace di Rudy Fernandez per il Real, e insieme a Rodriguez riesce in qualche modo a tenere aperte delle speranze. La sfida è inizialmente tra loro due, con Sloukas che però ci mette la mano più volte sia in attacco che in difesa con giocate d’importanza ed energia. Si arriva a 50 secondi dalla fine con l’Olympiacos avanti 78-74. Al Pireo la festa sembra già pronta, ma Sergio Rodriguez non è d’accordo e firma la tripla del -1.

Fall non trova il canestro con un semigancio dalla zona della lunetta, e a quel punto il Real ha la chance vincente. Fallo, timeout, 12″1 al termine, palla a Llull che si trova davanti proprio Fall sul mismatch: tiro dalla media, parabola altissima, canestro. Mancano 3″2, la palla dopo l’altro logico minuto di sospensione va a Sloukas, che però non ripete il miracolo di gara-3 contro il Fenerbahce. L’Eurolega è del Real per l’undicesima volta. MVP delle Final Four è Walter Tavares.

Terzo posto per l’AS Monaco, che nella finalina batte uno spento Barcellona per 78-66 (un’altra volta). Top scorer è Matthew Strazel con 14 punti, parte di quelli che consegnano ai biancorossi il più grande risultato della loro storia.

OLYMPIACOS PIREO-REAL MADRID 78-79

OLYMPIACOS PIREO: Walkup, Canaan 21, Lountzis, Larentzakis, Fall, Sloukas 6, Vezenkov 29, Papanikolaou 6, Bolomboy 2, Peters, Black, McKissic 14. All. Bartzokas

REAL MADRID: Williams-Goss 9, Causeur 11, Randolph 3, Fernandez 3, Abalde, Hanga 2, Hezonja 12, Rodriguez 15, Tavares 13, Llull 2, Ndiaye 3, Musa 6. All. Mateo

Foto: LiveMedia/Irina R Hipolito/DPPI – LivePhotoSport.it

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