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MotoGP, strapotere Ducati sempre più marcato. La corsa al titolo sarà tutta in famiglia?

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Dopo Portimao, la MotoGP cercava conferme sui valori in campo nel Gran Premio di Argentina, contesto completamente diverso quello portoghese. Come se non bastasse, la corsa sudamericana si è svolta sul bagnato, dinamica che ha viepiù sparigliato le carte rispetto alla prova lusitana. Proprio per questo Termas de Rio Hondo ha regalato alcuni spunti di riflessione che meritano di essere approfonditi.

In primo luogo, balza all’occhio lo strapotere della Ducati. Non è una novità, dirà qualcuno. Vero, ma fino a un certo punto. In Argentina la Casa di Borgo Panigale ha monopolizzato il podio, esito verificatosi solamente una volta prima d’oggi. L’unica tripletta antecedente a quella di domenica 2 aprile era stata firmata a Valencia, nel 2021. Il dato eclatante è rappresentato dal fatto che in questa non è coinvolto alcun pilota del Factory Team, bensì un centauro di ognuna delle “altre” tre squadre che portano in pista le Desmosedici! Peraltro, GP23 o GP22 non fa (al momento) differenza. Il modello agé è comunque estremamente competitivo.

Insomma, Ducati gode di una superiorità marcata. La cartina tornasole è rappresentata dal rendimento di Alex Marquez. Lo scorso anno è stato bollato come “finito” o addirittura “inadeguato al contesto della MotoGP”. Ora, invece, lo spagnolo si gode la prima pole il terzo podio della carriera, che fanno seguito al quinto posto portoghese. Insomma, dalle stalle alle stelle. Cosa è cambiato rispetto al 2022? La sella. Non più quella di una RC213V, bensì di una Desmosedici.

Classifica Mondiale MotoGP 2023: Marco Bezzecchi in testa, Francesco Bagnaia secondo a -9

Logico, quindi, che Francesco Bagnaia sia strafavorito per il bis iridato. Cionondimeno, e qui arriviamo al secondo spunto di riflessione, il Campione del Mondo in carica è ricaduto in uno di quegli errori gratuiti che nel 2022 hanno reso la conquista del titolo molto più laboriosa di quanto avrebbe potuto esserlo. Il ventiseienne piemontese ha gettato alle ortiche 20 punti, palesando una brutta recrudescenza di un male che appariva superato definitivamente. Niente di preoccupante, sia chiaro. L’accaduto potrà essere catalogato alla voce “episodio” a seconda di come si dipaneranno i prossimi appuntamenti.

Di certo c’è che, a meno di non avere per le mani una Ducati, lottare per l’Iride 2023 appare pressoché impossibile. Al riguardo, in Argentina ha deluso profondamente Aprilia, trionfatrice nel 2022. Né Maverick Viñales, né Aleix Espargarò sono a loro agio sul bagnato. Però la pioggia fa parte del gioco e chiudere nelle retrovie quando si presenta tale variabile impazzita non è un bel viatico nell’ottica del lungo periodo. Da rivedere, soprattutto Top Gun, sull’asciutto alla prima occasione possibile.

Perché da Termas de Rio Hondo si riparte con la sensazione che le Desmosedici godano di un margine incolmabile e che l’avversario per il titolo di Bagnaia, ammesso ci possa essere, debba essere cercato all’interno del clan di Borgo Panigale. Per il momento chi guarda tutti dall’alto verso il basso è Marco Bezzecchi, un po’ come faceva Enea Bastianini nella primavera del 2022, fra la sorpresa generale…

Foto: MotoGPpress.com

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