Ciclismo

Giulio Ciccone pimpante alla Liegi-Bastogne-Liegi. Ottimismo verso il Giro d’Italia

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Giulio Ciccone ha cercato di essere protagonista alla Liegi-Bastogne-Liegi, quarta Classica Monumento della stagione ciclistica. L’abruzzese si era presentato in Belgio forte di una buona condizione di forma e di una gamba pimpante, come aveva dimostrato quattro giorni fa alla Freccia Vallone, quando chiuse in quinta posizione pedalando brillantemente sul micidiale Muro di Huy. Il capitano della Trek-Segafredo è infatti stato decisamente baldanzoso sulla Redoute, la cote simbolo della ribattezzata Doyenne.

Sulla salita per eccellenza ha tenuto le ruote di Remco Evenepoel e Tom Pidcock, ma proprio nei pressi dello scollinamento non è riuscito a contenere la formidabile progressione del fuoriclasse belga, che ha fatto letteralmente il vuoto (soltanto il britannico è riuscito a rientrare poco dopo, salvo staccarsi rapidamente in seguito alla nuova accelerazione del campione in carica). Giulio Ciccone ha fatto gara di coppia con il compagno di squadra Mattias Skjelmose e insieme al danese è riuscito a rientrare anche su Pidcock, facendo sperare nella possibilità di lottare per un onorevole piazzamento sul podio.

Sulla Roche aux Faucons, altro tratto iconico della Liegi, è un po’ mancata la brillantezza al 28enne, che dopo 250 km non è riuscito a tenere il passo di Pidcock, Santiago Buitrago e Ben Healy (che si sono poi giocati la piazza d’onore). Il nostro portacolori ha poi chiuso in 13ma posizione a 1’48” dal vincitore, nel gruppetto regolato dall’austriaco Patrick Konrad (ottavo) davanti a Skjelmose. Il nativo di Chieti può ritenersi soddisfatto della sua seconda partecipazione alla Liegi (fu 34mo nel 2019) e può guardare con rinnovato ottimismo al Giro d’Italia, che scatterà il prossimo 6 maggio.

Giulio Ciccone, che non ha mai agguantato una top-10 in una grande corsa a tappe di tre settimane (il miglior piazzamento è il 16mo posto nella Corsa Rosa del 2019), sembra avere la gamba e i mezzi per poter fare bene lungo le strade del Bel Paese. Il problema è rappresentato dalle tre cronometro, decisamente non congeniali alle sue caratteristiche, ma non mancheranno le salite in cui potrebbe dire la sua. I due grandi favoriti della vigilia sono proprio Evenepoel e lo sloveno Primoz Roglic, ma sognare il piazzamento onorevole è assolutamente lecito.

Foto: Lapresse

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