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Short track, Pietro Sighel trascina un’Italia strepitosa a Seoul: azzurri terzi nel medagliere!

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Un’Italia sul ghiaccio che piace. La stagione invernale è ai titoli di coda e la selezione tricolore è andata forte e non poco. Dopo le soddisfazioni della Thialf-hal di Heerenveen, in Olanda, dove lo speed skating azzurro ha chiuso con tre medaglie (1 oro, 1 argento, 1 bronzo) la rassegna iridata, il Mokdong Ice Rink di Seoul (Corea del Sud) ha regalato al Bel Paese quattro medaglie mondiali (1 oro, 2 argenti e 1 bronzo) nello short track. Il totale tra le due discipline fa 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi e, indubbiamente, questa base promette bene in quello che sarà più avanti a Milano-Cortina 2026.

Se nel pattinaggio velocità pista lunga il deus ex machina era stato Davide Ghiotto, il “Filosofo” del ghiaccio, in Corea del Sud è spettato a Pietro Sighel recitare questo ruolo. Lui, amante dei motori e in particolare appassionato di F1 e di MotoGP, ha trovato l’assetto “aerodinamico” ideale nella competizione asiatica e le sue accelerazioni nei 500 e nei 1500 metri sono state a “DRS aperto”.

In un solo giorno il giovane trentino si è portato a casa oro e argento. A distanza di 27 anni, Sighel ha riportato il titolo iridato nei 500 metri in ambito maschile, replicando quanto fatto nel 1996 da Orazio Fagone in Olanda. Una prestazione strepitosa in cui figlio d’arte (Roberto Sighel) ha fatto vedere classe e scaltrezza in un arrivo serrato.

Non contento, è giunto secondo nei 1500 metri, diventando il secondo rappresentante del Bel Paese, dopo Fabio Carta nel 1999 a Sofia (Bulgaria), a salire sul podio sia nei 500 metri che nei 1500 metri nel corso della medesima rassegna iridata. Nel caso di Carta, parliamo del bronzo nei 500 metri e dell’oro nei 1500 metri. Non va dimenticato che Sighel sia ora anche il quarto azzurro, dopo Fagone, Carta e Arianna Fontana, a conquistare una medaglia mondiale in tutte le distanze olimpiche individuali, tenendo conto dei bronzi nei 500 e nei 1000 metri del 2021, in una competizione iridata però condizionata dalle assenze a causa del Covid.

Mettendo insieme tutto, il buon Pietro ha totalizzato in questa competizione iridata quattro podi, se si tiene conto anche dell’argento nella staffetta maschile e del bronzo della Mixed Relay. In totale, tenendo conto di quanto accaduto due anni fa, i piazzamenti nella top-3 a livello iridato sono sette e per uno che è classe ’99 i presupposti sono davvero interessanti.

Un’Italia consistenza, trascinata dal suo campione, che però ha trovato anche piazzamenti di un certo rilievo che vi indichiamo schematicamente:

PIAZZAMENTI ITALIA MONDIALI SHORT TRACK 2023

500 metri uomini – Pietro Sighel (1°) nella Finale A, Andrea Cassinelli e Thomas Nadalini eliminati nelle batterie.

1000 metri uomini – Pietro Sighel (5°) con caduta nella Finale A, Luca Spechenhauser penalizzato nei quarti di finale, Thomas Nadalini eliminato nelle batterie.

1500 metri uomini – Pietro Sighel (2°) nella Finale A, Tommaso Dotti e Luca Spechenhauser eliminati in semifinale.

Staffetta uomini – Andrea Cassinelli, Tommaso Dotti, Pietro Sighel, Luca Spechenhauser (argento).

500 metri donne – Arianna Valcepina e Arianna Sighel seconda e terza in Finale B, Chiara Betti eliminata nei quarti di finale.

1000 metri donne – Arianna Sighel quarta nella Finale B, Chiara Betti ed Elisa Confortola eliminate nelle batterie.

1500 metri donne – Arianna Sighel e Gloria Ioriatti quinta e sesta nella Finale B, Elisa Confortola eliminata nei quarti di finale.

Staffetta femminile – Elisa Confortola, Gloria Ioriatti, Arianna Sighel e Arianna Valcepina quarte nella Finale A.

Con questi piazzamenti, l’Italia ha concluso in terza posizione nel medagliere, alle spalle dell’Olanda (5-1-2) e della Corea del Sud (2-3-1), conquistando per l’appunto quattro medaglie (1-2-1) ed essendo presente in 5 Finali A e in 3 Finali B.

Credit: ISU

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