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NASCAR Cup Series, Richmond apre la parentesi short-track

Luca Pellegrini

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Dopo un road course molto particolare come quello del COTA, la NASCAR Cup Series si sposta in Virginia per un significativo tridente di competizioni su short-track. Il primo sarà il Richmond Raceway, evento che precederà nell’ordine Bristol (Dirt) e Martinsville.

Ci sarà da divertirsi nel particolare catino americano che non ha eguali nel calendario della Cup Series. Le quattro curve hanno una pendenza di 14°, la metratura è di 0.7 miglia. L’unico esempio negli USA potrebbe essere l’Iowa Speedway, catino che non è più presente nel calendario delle tre categorie nazionali (Cup/Xfinity/Truck). 

L’uomo da tenere in considerazione è Kyle Busch, #8 del RCR (Chevy) che vanta ben cinque affermazioni nella Toyota Owners 400. Il due volte campione, abile a primeggiare nel 2009, 2010, 2011, 2012 e 2018, ha la chance di eguagliare il ‘King’ Richard Petty (1961, 1967, 1971, 1972, 1973, 1975), sei volte vincitore della prova primaverile di Richmond.  

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Joey Logano (2014, 2017), Denny Hamlin (2022), Alex Bowman (2021) e Kevin Harvick (2013) sono i piloti ancora in attività che vantano almeno una gioia nell’ovale americano che fino alle ultime stagioni è stato parte integrante dei NASCAR Playoffs. Menzione d’onore per l’ultimo protagonista citato, numero #4 dello Stewart-Haas Racing che insegue il primo successo stagionale nell’ultimo anno di presenza a tempo pieno nella Cup Series.

Foto. LaPresse

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