Canottaggio

Canottaggio, Franco Cattaneo: “Stiamo lavorando bene, qualche acciacco è inevitabile. Farò degli esperimenti”

Pubblicato

il

Una nuova stagione è ormai alle porte per la Nazionale italiana di canottaggio. Siamo entrati nell’anno pre-olimpico, che culminerà nell’evento clou dei Mondiali di Belgrado (3-10 settembre): nella capitale serba saranno in palio i primi pass per Parigi 2024.

Un appuntamento a cui l’ambiziosa Italia vuole presentarsi con velleità importanti. Il primo obiettivo sarà quello di portare subito il maggior numero di barche ai Giochi, con l’auspicio che almeno quattro equipaggi possano anche giocarsi una medaglia iridata.

Con il direttore tecnico Franco Cattaneo abbiamo analizzato lo stato dell’arte attuale relativo alla compagine tricolore. Mancano quasi sei mesi all’appuntamento più importante, eppure già nelle prossime settimane si entrerà nel vivo.

Quale bilancio tracci della preparazione invernale?
L’inverno è andato bene, ma abbiamo avuto qualche infortunio come da prassi. Alcuni però sono stati di lunga durata ed è questo che dà fastidio. Si sono fermati Gobbi, Panizza, Ondoli ha avuto problematica al ginocchio, idem Giovanni Abbagnale. Comunque spero di recuperare Panizza per il 4 di coppia, altrimenti dovrò vagliare delle alternative. I ragazzi che hanno accusato dei problemi ora hanno ricominciato ad andare in barca, però devi riprendere pian piano, per loro è come se fosse novembre, ma poi devi un po’ accelerare perché le gare si avvicinano“.

Ogni anno quello degli infortuni sembra un problema di difficile risoluzione.
Come in tutti gli sport di alto livello, per ricercare il limite l’infortunio è dietro l’angolo. Con tutte le accortezze del caso che adottiamo, comunque si creano. Il problema è anche quantitativo. Un conto è se hai 8 canottieri per una barca da 4, ma se ne hai 5 e uno si infortuna…Siamo una media nazione come numero di praticanti, ma i risultati che otteniamo sono da grande nazione“.

Sei soddisfatto di come si stanno allenando i ragazzi della punta?
Quest’anno i ragazzi della punta si stanno allenando bene. Non li vedremo subito al loro massimo, hanno bisogno di qualche settimana in più per andare a pieno regime, ma sono contento. Rivedremo Lodo-Vicino insieme nel 2 senza. I due ragazzi giovani Comini e Codato potrebbero andare sul 4 senza; intanto vedremo una bella sfida a Piediluco, perché tutti faranno il 2 senza, mentre i vogatori di coppia saranno schierati in singolo, poi il giorno dopo vedremo gli equipaggi multipli. Quei due giorni mi serviranno per fare un punto della situazione“.

Resta il problema di non avere a disposizione un talento come Gennaro Di Mauro.
L’ho avuto un 10 giorni ad inizio gennaio, poi è rientrato negli Stati Uniti per gli impegni universitari e tornerà a giugno. Potrò contarlo per il singolo, anche se attualmente c’è Mumolo che sta lavorando molto bene in quella barca“.

Ai Mondiali di Belgrado (3-10 settembre 2023), più che le medaglie, sarà importante conquistare il maggior numero di pass olimpici. Quanti te ne aspetti?
Un paio di barche di punta, un paio di coppie, un paio femminili, poi i pesi leggeri. 5-8 barche è l’obiettivo, di più sarebbe trionfale. Devo verificare come stiamo venendo fuori da questi infortuni e attendere qualche risultato internazionale“.

Cosa ti aspetti dal settore femminile?
A Tokyo il 4 di coppia donne fu quarto a un secondo e mezzo dall’argento ed erano tutte ragazze giovani. Il problema è la quantità. Alcune ragazze sono in America per studiare. Tontodonati ha avuto qualche problemino ed al momento è fuori squadra. Sicuramente comunque la recupereremo per i Mondiali“.

Hai in mente la coppia per creare un doppio senior competitivo?
Stiamo lavorando su 2 doppi. Il 4 di coppia resta con la stessa formazione del Mondiale (Carucci-Panizza-Chiumento-Gentili, ndr). Per il doppio 4-5 ragazzi ci stanno lavorando, qualcosa di buono verrà fuori: Rambaldi, Sartori, Venier, Tedoldi e poi voglio vedere se potrò coinvolgere anche qualcuno che verrà escluso dai pesi leggeri“.

Per quanto riguarda il doppio pesi leggeri maschile, ci sono novità sulla coppia da schierare verso i Mondiali e le Olimpiadi?
Nella prima parte vedremo incrociati Oppo-Soares e Ruta-Torre, l’avevo fatto anche nel 2022. L’anno scorso i giovani avevano bisogno di fare esperienza. Queste coppie sono comunque sperimentali. Fino a luglio faremo delle prove, man mano la squadra prenderà forma. Gli equipaggi che vanno bene rimarranno stabili, per gli altri proverò ad apportare dei correttivi“.

Il 2022 non era stato un anno semplice per le campionesse olimpiche Rodini-Cesarini: ora come stanno?
Le campionesse olimpiche stanno meglio, sono partite bene. Rodini ha avuto un infortunio abbastanza prolungato, ma il recupero è iniziato già da diverso tempo. Nel doppio pesi leggeri le differenze sono così vicine che basta poco per fare mezzo secondo di gap. Se si allenano come sanno fare, sicuramente saranno in lotta per una medaglia, il loro livello è molto alto“.

L’otto è un progetto accantonato o si proverà una qualificazione per Parigi 2024?
L’anno scorso ho investito sui giovani e quest’anno dovrei iniziare a vedere qualche frutto. Avremo un gruppetto di ragazzi che battaglieranno per mettersi in mostra. Dobbiamo vedere a che livello saremo arrivati con questa nuova gioventù. Fatti 2 senza e 4 senza migliori possibili, vedremo come costruire l’otto. Numericamente ci siamo, abbiamo dei ragazzi interessanti, potrebbe essere la sorpresa“.

Quando vedremo in gara la Nazionale?
Saremo a Piediluco a fine marzo, poi ci sarà il Memorial d’Aloja ad inizio aprile, gli Europei a maggio e la Coppa del Mondo a Varese a seguire. Penso che salteremo la Coppa del Mondo a Lucerna, che è a luglio. Da fine giugno in poi non faremo più gare prima dei Mondiali, preferisco concentrarmi sulla preparazione“.

Foto: Lapresse

Exit mobile version