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Biathlon, Mondiali Oberhof 2023. L’Italia punta con credenziali alla sua terza medaglia iridata nella staffetta mista

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I Mondiali di biathlon di Oberhof scatteranno mercoledì 8 febbraio. Per la decima volta consecutiva sarà la staffetta mista ad aprire il programma iridato. Il via della gara, pronta a conferire il proprio XV titolo mondiale, è fissato per le ore 14.45.

Va rimarcato come questo format fosse inizialmente considerato “minore” e, di conseguenza, venisse snobbato da molti Paesi di vertice. Cionondimeno il suo prestigio è aumentato celermente soprattutto grazie alla decisione dell’Ibu di renderla l’opening dei Mondiali, ruolo che la staffetta mista recita costantemente dall’ormai lontano 2011. L’ingresso nel programma olimpico, avvenuto a Sochi 2014, ha poi consentito alla prova di guadagnare in toto pari dignità rispetto agli altri format.

Inoltre va ricordato come la competizione abbia sovente cambiato connotati nel corso degli anni. Inizialmente (2005) ogni Paese aveva diritto a presentare due quartetti e tutte le frazioni erano di 6 km. Nel 2006 la distanza è stata invece portata a 7.500 metri per tutti e l’ordine degli atleti modificato in donna-uomo-donna-uomo. Dal 2007 al 2019 la prova ha assunto una conformazione stabile, ovvero: un quartetto per nazione, prime due frazioni femminili di 6 km seguite da quelle maschili di 7,5 km. Nel 2020 si è però tornati ad avere tutti i segmenti di gara lunghi 6 km, prevedendo inoltre l’alternanza nell’ordine delle frazioni. Infatti nel 2021, per la prima volta nella storia, le medaglie iridate sono state assegnate da una staffetta mista aperta dagli uomini e conclusa dalle donne, situazione che in nome dell’alternanza non si ripeterà in questo 2023.

Calendario Mondiali biathlon 2023: quando iniziano, orari giornalieri, programma, tv, streaming

Sino a oggi sono sei i Paesi riusciti a conquistare un titolo mondiale. La nazione più vincente in assoluto è la Norvegia, capace di imporsi 6 volte (2011, 2012, 2013, 2019, 2020, 2021). Gli scandinavi sono peraltro imbattuti nei grandi appuntamenti ormai da un quadriennio, poiché si sono messi al collo anche l’oro olimpico di Pechino 2022.

La seconda forza storica è la Germania con 3 affermazioni (2008, 2010, 2017). Hanno raccolto 2 successi la Russia (2005, 2006) e la Francia (2009, 2016). Infine hanno vinto in 1 occasione anche la Svezia (2007) e la Repubblica Ceca (2015).

Questo invece il medagliere complessivo delle quattordici staffette miste iridate sinora andate in scena. Si evince come tre movimenti siano oggettivamente più competitivi degli altri. Non a caso si tratta di quello norvegese, di quello tedesco e di quello francese.
11 (6-2-3) – NORVEGIA
9 (3-3-3) – GERMANIA
8 (2-4-2) – FRANCIA
5 (2-1-2) – RUSSIA
4 (1-1-2) – SVEZIA
3 (1-0-2) – REP.CECA
2 (0-1-1) – ITALIA
1 (0-1-0) – BIELORUSSIA
1 (0-1-0) – SLOVENIA
1 (0-1-0) – AUSTRIA

Dunque, due medaglie per l’Italia, arrivate consecutivamente sempre con lo stesso quartetto. Infatti Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch hanno arpionato il bronzo a Östersund 2019 e l’argento ad Anterselva 2020. Non va inoltre dimenticato come gli stessi “quattro moschettieri” avessero in precedenza conquistato anche il bronzo olimpico a PyeongChang 2018.

STAGIONE 2022-2023

Nella stagione in corso si è disputata una sola staffetta mista valevole per il massimo circuito, che però non fa testo. Due le ragioni. In primis è stata aperta dai maschi e chiusa dalle donne, mentre quella dei Mondiali seguirà l’ordine opposto. Inoltre è andata in scena lo stesso giorno di una single mixed, obbligando le varie nazioni a effettuare scelte di campo. Situazione che non si verificherà ai Mondiali, poiché le due prove non sono previste nella stessa giornata.

Comunque sia, per onor di cronaca, l’8 gennaio, a Pokljuka, si è imposta la Francia (Claude, Fillon Maillet, Chevalier-Bouchet, Simon), davanti all’Italia (Bionaz, Giacomel, Wierer, Vittozzi) e alla Svezia (Nelin, Ponsiluoma, Brorsson, Öberg E.).

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