Biathlon

Biathlon, LE FANTASTICHE 4! Italia sublime: Comola, Wierer, Auchentaller e Vittozzi campionesse del mondo della staffetta!

Pubblicato

il

Pioggia e tirava un vento da portarti via. Condizioni molto complicate alla LOTTO Thüringen ARENA am Rennsteig a Oberhof (Germania), teatro della staffetta femminile in questi Mondiali 2023 di biathlon: un format in cui è fondamentale gestire lo sforzo lungo il percorso, per conservare lucidità al poligono, e nello stesso tempo dare il 100% nell’ultima tornata per il bene della squadra.

Un tracciato impegnativo quello della località della Turingia, caratterizzato dall’erta del “Birxsteig“, che ha chiesto molto alle biathlete. Serie di tiro non facili da affrontare: a terra necessario sentire il comportamento del proprio polso per regolare il tiro e in piedi decisivi muscoli d’acciaio e solidità mentale prima dell’ultimo giro. Tutto questo resa molto complicato dal meteo che ha messo a rischio la disputa della gara.

Ebbene, in uno scenario del genere, l’Italia ha fatto la storia: non era mai accaduto nella rassegna iridata che arrivasse una medaglia d’oro nella specialità perché il primo podio arrivò a Nove Mesto, il 15 febbraio 2013, quando Dorothea Wierer, Nicole Gontier, Michela Ponza e Karin Oberhofer conclusero alle spalle di Norvegia e Ucraina, mentre a Kontiolahti, il 13 marzo 2015, Lisa Vittozzi, Karin Oberhofer, Nicole Gontier e Dorothea Wierer si piazzarono alle spalle di Germania e Francia.

Oggi, in casa tedesca, ricordando un po’ qualcosa di calcistico nel 2006, le azzurre hanno compiuto la loro impresa. Una prestazione sontuosa di Samuela Comola (0+0), Dorothea Wierer (0+1), caduta senza conseguenze in un tratto di salita, Hannah Auchentaller (0+1) e di Lisa Vittozzi (0+0). Le nostre portacolori hanno saputo interpretare al meglio le difficoltà della gara, concludendo con sole due ricariche. L’ultima frazione di Vittozzi è stata la dimostrazione della grande forma della sappadina, ma menzioni vanno anche alle altre, in particolare ad Auchentaller, giovane e lucidissima quando il vento spaventava le altre.

A completare il podio sono state proprio le teutoniche a 24.7 (0+6), con Denise Herrmann-Wick che ha cercato di prevalere nel confronto in ultima frazione con Vittozzi, ma ha dovuto cedere nell’ultima serie, con l’uso di una ricarica, e la Svezia a 55.7 (2+11), affossata da doppio giro di penalità di Anna Magnusson. Ci hanno provato a rientrare le due sorelle Elvira e Hanna Oeberg, ma con la prestazione al tiro delle italiane, soprattutto, c’è stato poco da fare.

Nella top-5 troviamo la Francia a 1:31.6 (1+12), con Anais e Chloe Chevalier tutt’altro che perfette al poligono, e l’Austria a 2:08.0 (0+12). Da notare il sesto posto della Norvegia a 2:20.9 (4+13), con il disastroso poligono in piedi di Ingrid Tandrevold in seconda frazione (triplo giro di penalità) a cui va aggiunto la negativa resa al tiro di Ida Lien (1+4).  Per l’Italia è arrivata, quindi, la quarta medaglia mondiale, la prima d’oro (1-1-2) in questa edizione.

Foto: Pentaphoto

Exit mobile version