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Atletica, Europei indoor 2023: le possibili rivelazioni dell’Italia. Attesa per Mattia Furlani ma occhio a Ludovica Cavalli nel mezzofondo

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Sei nomi per pescare quella che potrebbe essere la sorpresa in chiave azzurra degli Europei Indoor che scattano giovedì sera ad Istanbul. Sono tutti atleti conosciuti dagli addetti ai lavori e dagli appassionati che si sono ben distinti in questa prima parte di stagione o che hanno la potenzialità per trovare la gara giusta al momento giusto, per regalare qualche soddisfazione ad una spedizione italiana imponente sia nei numeri, sia nelle ambizioni.

La grande sorpresa di questa stagione è Samuele Ceccarelli, non più giovanissimo velocista ma che quest’anno è esploso, andando a vincere il titolo nazionale contro Marcell Jacobs. Samuele Ceccarelli, 23 anni compiuti il 9 gennaio, aerriva a Istanbul dopo aver sconfitto nientemeno che Marcell Jacobs nella finale dei 60 metri agli Assoluti Indoor di Ancona. Il velocista di Massa ha vinto in 6”54, precedendo di un centesimo il campione olimpico ed europeo in carica dei 100 metri, nonché campione mondiale ed europeo dei 60 metri indoor.

Ceccarelli, con il crono di Ancona, ha fatto segnare il terzo tempo italiano dietro il 6”41 di Jacobs (19 marzo 2022) ed il 6”51 di Michael Tumi (17 febbraio 2013), sistemandosi davanti al 6”55 di Pierfrancesco Pavoni (7 marzo 1990). Il 23enne, portacolori dell’Atletica Firenze Marathon è al momento il terzo europeo dell’anno.

Nei 1500 che hanno un solo padrone, il norvegese Jakob Ingebrigtsen, l’Italia ha l’obiettivo di tornare sul podio dopo il bronzo di Del Buono nel 1971 e l’argento di Materazzi nel 1984 e potrebbe riuscirci con Pietro Arese. Torinese di nascita ma varesino di adozione, studente di Ingegneria per la sicurezza del lavoro e dell’ambiente, Arese è campione d’Europa nella staffetta mista del cross. Nato a San Mauro Torinese, si allena all’Insubria di Varese sotto la guida di Silvano Danzi.

Pietro Arese quest’anno ha vinto il titolo tricolore e ha realizzato il nuovo record italiano del miglio indoor (l’equivalente di 1.609,34 metri al coperto). L’azzurro ha completato la distanza in 3:55.71 al PalaIndoor di Padova, diventando il primo azzurro a scendere sotto il muro dei quattro minuti. Il 23enne torinese ha demolito il primato che apparteneva a Gianni Del Buono da addirittura 50 anni (4:00.0) in una specialità non così frequentata alle nostre latitudini, ma che dagli anglosassoni viene ritenuta la matrice per eccellenza dell’atletica leggera.

Obiettivo finale nei 60 ostacoli per Lorenzo Ndele Simonelli. Nato a Dodoma (Tanzania) il 1° giugno 2002, a cinque anni si è spostato stabilmente in Italia, il paese del papà che lavora come antropologo e ricercatore, mentre la mamma è tanzaniana. Ha cominciato presto, nel 2010, a frequentare l’impianto dell’Esercito alla Cecchignola, a Roma, praticando anche nuoto fino alle scuole medie, prima di dedicarsi solo all’atletica sotto la guida di Marta Oliva e dalla categoria cadetti con Claudia Pacini. Quest’anno si è laureato campione italiano dei 60 ostacoli ad Ancona con il nuovo record italiano under 23 di 7”67.

Mattia Furlani è il grande nome nuovo dell’atletica leggera. Il 17enne ha conquistato la medaglia d’oro nel salto in lungo agli Europei Under 18, ma a fare rumore non è soltanto il trionfo in una rassegna continentale giovanile ma la misura con cui si è imposto a Gerusalemme. Il laziale è infatti volato a 8.04 metri, diventando il primo italiano a superare la fatidica barriera degli otto metri prima di compiere i 18 anni. Non bisogna infatti dimenticare che l’azzurro ha iniziato a cimentarsi seriamente con questa specialità soltanto da alcuni mesi, visto che nelle ultime stagioni si è concentrato in particolar modo sul salto in alto. Allenato da papà Marcello e seguito dalla mamma Khaty Seck, Mattia Furlani vanta un personale di 2.17 metri siglato lo scorso anno a Brescia. La stagione indoor finora lo ha visto protagonista a singhiozzo. Agli Assoluti di Ancona si è dovuto accontentare di un terzo posto con 7.50 ma l’impressione è che possa superare gli 8 metri da un momento all’altro: farlo agli Europei potrebbe significare ottenere un risultato di grande prestigio.

Grande protagonista di questo scorcio di stagione è stata Ludovica Cavalli, atleta dell’Aeronautica Militare allenata da Stefano Baldini, l’11 febbraio a Metz, in Francia, ha segnato il secondo miglior tempo italiano di sempre sui 3000 metri indoor, 8’44”40. Mentre, lo scorso fine settimana, ha ribadito il suo buon stato di forma e il suo cambio di passo, soprattutto mentale, al Campionato italiano indoor ad Ancona, conquistando il tricolore nei 1500 e nei 3000 metri. Può dire la sua soprattutto sulla distanza più lunga dove punta ad un risultato di prestigio.

Tra le belle sorprese di questa prima parte di stagione, a caccia di un bel risultato agli EuroIndoor, c’è Nicla Mosetti che ha vinto i 60m ostacoli femminili ad Ancona: la triestina classe 1997, argento ai Giochi del Mediterraneo 2022, allieva di Gianni Cecconi a Firenze e battente bandiera Bracco Atletica, al Campionato Italiano di due settimane fa prima ha tolto un decimo secco al PB in batteria per scendere a 8.12, poi si è spinta fino a un eccellente 8.04 per battere di millesimi Elisa Maria Di Lazzaro per vincere l’oro Assoluto sul rettilineo in cui aveva trionfato tra le Promesse qualche anno fa. Mosetti, con questo risultato, è salita al sesto posto nelle liste italiane di sempre.

Foto: Grana/FIDAL

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