Salto con gli sci

Salto con gli sci, Tournée 4 Trampolini 2023. Giovanni Bresadola punta ai “pieni salti” e alla top-20

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L’inizio di stagione del salto con gli sci italiano è stato oltremodo positivo, soprattutto per merito di Giovanni Bresadola, capace di ottenere risultati che il movimento azzurro non assaporava da oltre un decennio. Il ventunenne trentino ha chiuso in zona punti sette delle otto gare disputate, attestandosi peraltro cinque volte nelle prime venti posizioni e una nella top-8. L’ottavo posto di Engelberg rappresenta, infatti, il miglior piazzamento per un italiano dal 2011 a questa parte.

Sorge spontaneo, quindi, chiedersi quali possano essere le prospettive in vista della Tournée dei 4 trampolini, il primo evento di risalto assoluto dell’inverno. Ebbene, la risposta è molto semplice. Attualmente Bresadola è ventiduesimo nella classifica generale di Coppa del Mondo, posizione che rispecchia appieno il suo valore. La situazione più nobile è tuttavia rappresentata dal fatto di essere “The best of the rest”, ovvero il miglior saltatore estraneo all’Esarchia di nazioni (Norvegia, Austria, Germania, Polonia, Slovenia e Giappone) che, agonisticamente parlando, domina da anni.

Dunque, all’azzurro si può chiedere di esprimersi sul livello visto sinora. L’obiettivo è quello di concludere la Tournée a “pieni salti”, ovvero accedere alla seconda serie in ognuna delle quattro gare. Non è scontato, poiché il sistema degli scontri diretti nella prima serie (utilizzato esclusivamente nell’ambito della manifestazione) potrebbe proporre un avversario di grido a seconda dell’esito della qualificazione.

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Chi segue lo sport in Italia, soprattutto se lo fa esclusivamente cavalcando l’onda dei risultati senza conoscere a fondo le dinamiche di ogni disciplina, ricorda tanto l’angioletta di cui cantava Billy Idol nella sua hit “Rebel Yell”. La ragazza, a mezzanotte, urlava ‘More, more, more’. Proprio come tanti “appassionati” dell’ultima ora, che vorrebbero sempre qualcosa di più. Poi, magari, parlano di delusione se non vedono soddisfatte le loro scapestrate aspettative.

Qui, invece, si vuole essere pragmatici. Per Bresadola effettuare tutti i salti sarebbe più che soddisfacente. Chiudere tra i primi venti della classifica finale un trionfo. Entrare fra i primi quindici, replicando quanto fatto per l’ultima volta da un azzurro 17 anni fa, rappresenterebbe un sogno. Per il “more, more, more” serve un autentico miracolo.

Foto: La Presse

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