Salto con gli sci

Salto con gli sci, Tournée 4 trampolini 2023. Capodanno fra Marcia di Radetzky e gara di Garmisch-Partenkirchen

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Da 60 anni la seconda tappa della Vierschanzentournee è costantemente rappresentata da Garmisch-Partenkirchen, collocata in una posizione differente nell’ordine degli appuntamenti solo quattro volte. Nel 1953 recitò il ruolo di gara inaugurale, mentre nel 1956-57, nel 1961-62 e nel 1962-63 fu la terza competizione. Cionondimeno, la data non è mai cambiata, perché si compete sempre nella giornata di Capodanno. Non a caso l’evento è denominato Neujahrsspringen (“Il salto del nuovo anno”) ed è forte di una tradizione secolare, essendo nata addirittura nel 1922, tre decenni prima della Tournée, dalla quale è stata successivamente cooptata.

STORIA

Si salta sul cosiddetto “Große Olympiaschanze“, trampolino costruito nel 1921, ma così denominato a partire dal 1934, anno in cui terminò la ristrutturazione approntata in vista dei Giochi olimpici invernali 1936, la cui gara venne seguita da un pubblico record di 130.000 persone. Nel dopoguerra l’impianto è stato oggetto di tre diversi rinnovamenti (1950, 1978, 1996), nessuno dei quali è però andato a intaccare la struttura originale. Per questa ragione, nel corso dei decenni, il trampolino è stato affettuosamente soprannominato “Die alte Dame”, ovvero l’Anziana Signora.

Tuttavia le esigenze del salto con gli sci del XXI secolo hanno reso indispensabile una ricostruzione completa. Il leggendario “Große Olympiaschanze” è quindi abbattuto il 14 aprile 2007, dopo ben 73 anni. Solo dodici giorni dopo è cominciata la costruzione dell’attuale impianto, costato quindici milioni di euro e completato nel tempo record di sei mesi. Nonostante non abbia mai ospitato una gara olimpica, è stato comunque chiamato “Neuen Große Olympiaschanze” allo scopo di tenere viva la memoria del predecessore.

CONNOTATI

Le principale caratteristica di questo trampolino è rappresentata dalla singolare conformazione dell’inrun. I binari sono particolarmente distanti l’uno dall’altro. Questo comporta che la posizione di ricerca di velocità assunta dagli atleti sia più schiacciata rispetto alle abitudini, con relative difficoltà per coloro i quali hanno un baricentro molto basso. Proprio per questa ragione, la transizione dallo stacco alla fase di volo è più complessa del solito e chi riesce a effettuarla al meglio può avere grandi vantaggi.

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INCIDENZA SULLA TOURNEE

In 30 occasioni (42,9%) chi si è imposto a Garmisch-Partenkirchen si è poi aggiudicato il successo nella Tournèe, mentre in 54 casi (78,6%) la vittoria finale è andata a un atleta salito sul podio.
La tendenza recente conferma a grandi linee i numeri storici. Se guardiamo all’ultimo decennio chi ha primeggiato a Garmisch-Partenkirchen ha poi conquistato la Tournée 5 volte (50%), mentre in 8 anni su 10 (80%) il vincitore è stato uno degli atleti entrati nella top-three.

VINCITORI

Sinora cinquantasei differenti saltatori in rappresentanza di dodici diversi movimenti nazionali hanno ottenuto almeno un successo in questa tappa. Fra di essi spicca, però, il tedesco Jens Weißflog, unico uomo capace di ottenere ben 4 affermazioni (1984, 1985, 1990, 1991). Proprio l’ultima fu particolarmente emozionante, poiché per la prima volta dalla fine del secondo conflitto mondiale, la Germania poté festeggiare unita una vittoria di tappa nel Neujahrspringen.

Fra i saltatori in attività, sono in otto a essersi già fregiati di almeno un successo a Garmisch-Partenkirchen. Uno di loro, però, lo ha fatto sul vecchio trampolino.
2 – KASAI Noriaki (JPN) [1993°, 2001°]
2 – KOBAYASHI Ryoyu (JPN) [2019, 2022]
1 – AMMANN Simon (SUI) [2011]
1 – PREVC Peter (SLO) [2016]
1 – TANDE Daniel Andre (NOR) [2017]
1 – STOCH Kamil (POL) [2018]
1 – LINDVIK Marius (NOR) [2020]
1 – KUBACKI Dawid (POL) [2021]
° Vittoria ottenuta sulla precedente versione del Große Olympiaschanze.
Va sottolineato come nessuno sia riuscito a imporsi su entrambe le strutture.

Due anni orsono la Norvegia ha riconquistato il primato di Paese più vincente in questa località, appaiando a quota 14, l’Austria che aveva preso il sopravvento nelle stagioni precedenti.
14 – AUSTRIA
14 – NORVEGIA
13 – GERMANIA (All-Inclusive)
9 – FINLANDIA
6 – GIAPPONE
4 – CECOSLOVACCHIA (Di cui 3 come Cecoslovacchia)
3 – SVIZZERA
3 – SLOVENIA
2 – UNIONE SOVIETICA*
2 – POLONIA
1 – CANADA
* Va rimarcato come i successi sovietici non possano essere assimilati a quelli russi. Infatti nel 1961 si impose Koba Zakadze, atleta in tutto e per tutto georgiano, nazione oggi indipendente, ma all’epoca parte integrante dell’Urss.

Nonostante le gare disputate siano 70, sono accreditati 71 successi. Questo perché la competizione disputata il giorno di Capodanno 1991 venne vinta ex-aequo dall’austriaco Andreas Felder e dal tedesco Jens Weißflog.

PODI

Finora 131 differenti saltatori in rappresentanza di 15 diversi movimenti sono saliti almeno una volta sul podio. Anche in questo ambito domina incontrastato il tedesco Jens Weißflog, avendone conquistati ben 10.

Fra gli atleti in attività, questo è il bilancio dei podi raccolti in quel di Garmisch-Partenkirchen:
1-2-2 (5) – AMMANN  Simon (SUI) [2009, 2010, 2011, 2014, 2015]
2-0-2 (4) – KASAI Noriaki (JPN) [1993°, 1999°, 2001°, 2007°]
1-0-2 (3) – KUBACKI Dawid (POL) [2019, 2020, 2021]
2-0-0 (2) – KOBAYASHI Ryoyu (JPN) [2019, 2022]
1-1-0 (2) – STOCH Kamil (POL) [2017, 2018]
1-0-1 (2) – PREVC Peter (SLO) [2015, 2016]
0-2-0 (2) – EISENBICHLER Markus (GER) [2019, 2022]
1-0-0 (1) – TANDE Daniel Andre (NOR) [2017]
1-0-0 (1) – LINDVIK Marius (NOR) [2020]
0-1-0 (1) – GEIGER Karl (GER) [2020]
0-1-0 (1) – GRANERUD Halvor Egner (AUT) [2021]
0-0-1 (1) – KOS Lovro (SLO) [2022]
0-0-1 (1) – KRAFT Stefan (AUT) [2017]
0-0-1 (1) – FANNEMEL Anders (NOR) [2018]
0-0-1 (1) – ZYLA Piotr (POL) [2021]
° Podio ottenuto sulla vecchia versione del trampolino.

Il movimento che ha raccolto più podi è quello tedesco (49), divisi però tra Germania Est, Germania Ovest e Germania unita. Pertanto, se si parla di nazioni in senso stretto, la Finlandia è ancora oggi quella con più piazzamenti nelle prime tre posizioni, avendone conquistati 37. A seguire la graduatoria completa:
49 (13-14-22) – GERMANIA [All-inclusive]
37 (9-17-11) – FINLANDIA
36 (14-16-6) – AUSTRIA
24 (14-6-4) – NORVEGIA
14 (6-2-6) – GIAPPONE
11 (2-2-7) – POLONIA
9 (3-3-3) – SVIZZERA
8 (4-1-3) – REP. CECA (di cui 7 come Cecoslovacchia)
8 (3-1-4) – SLOVENIA (di cui 3 come Jugoslavia)
7 (1-4-2) – RUSSIA (di cui 5 sotto bandiera sovietica)
2 (1-1-0) – GEORGIA (sotto bandiera sovietica)
2 (0-2-0) – UCRAINA (sotto bandiera sovietica)
1 (1-0-0) – CANADA
1 (0-1-0) – SVEZIA
1 (0-0-1) – ITALIA
Il podio italiano porta la firma di Nilo Zandanel, terzo classificato nel 1961 alle spalle del sovietico Koba Zakadze e del tedesco dell’Est Helmut Recknagel.
Nonostante siano stati ottenuti sotto bandiera sovietica, i podi di Koba Zakadze (georgiano) e di Anatoly Zeglanov (ucraino) non possono essere certo assimilati al movimento russo.

Foto: La Presse

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