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Coppa Davis 2022, Lleyton Hewitt: “Orgoglioso dei miei ragazzi. Il concetto di questa Davis è sbagliato, tutti sanno come la penso”

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L’Australia ha perso la finale di Coppa Davis, ma nella mente di Lleyton Hewitt, uno che d’Insalatiera sa eccome, non c’è rimpianto. O almeno, non per il cammino effettuato dai suoi giocatori. Semmai, il problema lo vede in ben altra situazione, che si lega al format di cui è storicamente avversario.

Queste le parole di “Rusty” alla stampa: “Mi sento molto orgoglioso di quello che hanno fatto i miei ragazzi. Hanno messo tutto l’impegno, la dedizione e il lavoro qui in campo. Hanno fatto tutto quello che è stato chiesto loro dallo staff tecnico per tutto l’anno. Noi cerchiamo solo di aiutare i giocatori perché loro diano il meglio di loro stessi in campo. Non posso essere più orgoglioso. Abbiamo usato giocatori diversi nel corso dell’anno e sono certo che tutti in Australia siano orgogliosi di loro. Non tutti sono stati qui, alcuni ci hanno mandato messaggi dall’Australia, ma in qualunque caso ognuno ha giocato una parte fondamentale nell’approdo fino alla finale“.

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Poi l’affondo al format: “Tutto il mondo sa benissimo come la penso sul format. Vedendo quello che è successo questa settimana, mi intristisce per esempio quanto successo con il doppio olandese. Una delle migliori coppie al mondo non ha potuto giocare un solo punto. Venivano da un gran lavoro precedente e nelle tanto pubblicizzate “finali” non hanno potuto giocare. Il concetto della competizione è sbagliato e nessuno vuole ascoltarlo. Abbiamo solo posto toppe, non soluzioni ai problemi della Davis. penso alla mia epoca, a se una delle migliori coppie del mondo, com’erano i Woodies (Todd Woodbridge e Mark Woodforde, N.d.R.), non avesse potuto giocare un solo punto. Questo è ingiusto“.

A seguire ha parlato Alex de Minaur: “Sono momenti duri, avevamo come obiettivo finale la vittoria della Coppa Davis. Oggi, però, non abbiamo fatto le cose bene a sufficienza. Molti giocatori australiani hanno giocato con noi e ci hanno accompagnati qust’anno fino a qui, fino alla finale. Tutti sono partecipi. Questo dimostra senza dubbio com’è la famiglia tennistica australiana“.

Foto: LaPresse

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