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Volley femminile, Mondiali 2022: numeri e statistiche della prima fase. Herbots è inarrestabile, Danesi tra le regine del muro

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Si è conclusa nella giornata di ieri la prima fase dei Mondiali di pallavolo femminile 2022. La formula, piuttosto controversa, prevede ora due raggruppamenti da otto squadre, formati dalle migliori quattro per ognuno dei quattro gironi di partenza. L’occasione è adatta per iniziare ad analizzare, anche da un punto di vista numerico, l’andamento della rassegna iridata.

Partiamo da un dato “di squadra” che premia le nostre azzurre. L’Italia è stata infatti l’unica squadra a terminare il proprio girone da imbattuta e con il massimo dei punti disponibili. Solo la tanto temuta Serbia è stata in grado come le nostre di vincere le cinque partita disputate, ma il sofferto 3-2 contro la Bulgaria è costato un punto nello score totale. Le azzurre sono prime anche nel quoziente set: 7,5 (pari con la Serbia); e nel quoziente punti: 1,314.

Passando ai numeri delle singole giocatrici, la palma di miglior marcatrice va nettamente alla belga Britt Herbots. La schiacciatrice, passata quest’anno a Firenze, ha fatto registrare la bellezza di 123 punti nelle cinque partite disputate, di cui ben 113 ottenuti dall’attacco, risultando primissima anche in questo dato. Oltre alla prova maiuscola offerta contro le azzurre, è sua la miglior prestazione individuale di questo Mondiale sinora, con i 41 incredibili punti messi a segno nei quattro set contro i Paesi Bassi (secondo miglior dato della storia della competizione dopo i 45 di Paola Egonu del 2018).

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Dietro Herbots si sono piazzate la polacca Magdalena Stysiak (113) e la turca Ebrar Karakurt (103), entrambe nelle fila di squadre del campionato nostrano. Per trovare la prima azzurra bisogna scendere all’ottavo posto di Egonu, con i suoi 87 punti siglati però in una partita in meno rispetto alle dirette concorrenti. Le stesse giocatrici sono anche tra le prime per attacchi messi a segno, in cui spiccano però i 94 della cinese Yingqing Li, seconda dietro Herbots.

Guardando invece i numeri che riguardano il fondamentale del muro cambia la proprietaria del miglior dato di questa prima fase, ma non cambia la nazionalità. Con 23 punti ottenuti a muro guida infatti la classifica la centrale belga Marlies Janssens. Anche in questo caso le azzurre hanno avuto prova della qualità dell’avversaria, prendendo ben 6 stampate nei quattro set disputati. Stupisce non vedere una specialista della materia come Anna Danesi in top3, ma anche in questo caso non dobbiamo dimenticare che i 18 muri che gli valgono il quarto posto, sono figli di quattro partite disputate, a fronte delle cinque giocate da chi la precede. Seconda piazza per l’argentina Candelaria Herrera (21), terza per la portoricana Neira Ortiz (19).

Poniamo ora la nostra lente d’ingrandimento sul rendimento al servizio delle giocatrici di questo Mondiale. La migliore per numero di ace è stata l’opposta statunitense Annie Drews. Nonostante un difficile ultimo match contro la Serbia, la 29enne ha trovato ben 13 punti diretti con il servizio nelle partite del girone. Un bottino invidiabile in una componente del gioco sempre più determinante. 10 ace e seconda piazza per la coreana Lee Seonwoo (di cui ben 6 solo nel match contro la modesta Croazia), mentre al terzo posto si è piazzata Mayu Ishikawa. 9 ace per lei in una nazionale giapponese che potrebbe rivelarsi avversaria insidiosa anche per l’Italia. Ai piedi del podio la prima azzurra: Caterina Bosetti. Già 8 i punti trovati direttamente dai nove metri per la schiacciatrice italiana a fronte di soli 2 errori, il dato più basso tra le migliori di questa speciale graduatoria.

Foto: FIVB

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