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Tennis, il futuro del movimento maschile italiano: Nardi, Cobolli e Maestrelli spingono dietro a Sinner e a Musetti

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Oltre Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Il tennis italiano, al maschile, sta vivendo un momento particolarmente felice, se confrontato a quanto accadeva in passato. La scossa di Marco Cecchinato, semifinalista nel 2018 al Roland Garros, ha avuto una sorta di terremoto nell’ambiente nostrano e la miglior interazione tra i privati e la Federazione ha innescato un vero e proprio circolo virtuoso.

Sulla spinta di Matteo Berrettini, finalista l’anno scorso a Wimbledon, una nuova generazione di giocatori vuol divertire e far divertire gli appassionati. Da questo punto di vista Sinner, per la sua giovane età, sembra avere tutte le caratteristiche per essere uno dei riferimenti futuri, attualmente in top-10 nel ranking ATP, ma tanti altri giocatori spingono alle sue spalle.

Non ci si riferisce solo a Musetti, attualmente n. 62 del ranking e capace di ammaliare in alcuni tornei. Di fatto, nel circuito Challenger i tennisti italiani a mettersi in mostra sono stati tanti, dando risalto alla bontà del lavoro svolto dal sistema tricolore.

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Sono state significative le vittorie a Forlì e a Lugano del classe 2003 Luca Nardi, di Flavio Cobolli (classe 2002) a Zadar, per non parlare di Matteo Arnaldi (21 anni) a Francavilla. L’ultimo in ordine cronologico è stato il 19enne toscano Francesco Maestrelli, a segno nel torneo di Verona.

Un 2022 strepitoso quello di Maestrelli con un bilancio di 36 vittorie e solo 14 sconfitte, per un ragazzo che fino a poco tempo fa aveva non pochi problemi a farsi largo a livello Futures. Nel mese di aprile, la svolta è arrivata con il centro all’M25 di Santa Margherita di Pula e un mese dopo la finale al Challenger di Francavilla, persa contro Arnaldi. A seguire ci sono stati i quarti di finale al Challenger di Todi, prima del successo di valore sulla terra rossa veronese, sconfiggendo in Finale l’argentino Pedro Cachin (n.90 del mondo) per 3-6 6-3 6-0.

Un risultato che ha permesso al toscano di scalare la classifica: un centinaio di posizioni per salire al n.237 ATP. Ciò va ad aggiungersi al pass nel tabellone principale dell’ATP500 di Amburgo di Nardi, in grande evidenza nelle qualificazioni, senza dimenticare le due Finali a Sanremo e a Milano di Francesco Passaro. Alla fine della fiera, i rappresentanti del Tricolore nella Race to Milan (Next Gen ATP Finals) sono ben otto nella top-20 e questo la dice lunga.

Foto: LiveMedia/Roberto Tommasini

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