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Marcell Jacobs: “Sono al 97%, per la finale al 100%. Dolore alla schiena andato via, Kerley mi ha impressionato”

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Marcell Jacobs punta a essere grande protagonista ai Mondiali, che scatteranno domani a Eugene (Oregon, USA). Il Campione Olimpico dei 100 metri non si è tirato indietro nelle consuete dichiarazioni della vigilia: “Come sto? Mettiamola così: oggi sono al 97%, il giorno prima della gara sarò al 98%, per la batteria al 99% e per la finale al 100%. Sono qui e adesso mi butto, sono venuto a Eugene per giocarmi tutte le mie carte”.

Dopo i tanti problemi avuti nel corso di questa stagione all’aperto, il velocista lombardo lascia trapelare un filo di ottimismo: “La voglia di gareggiare è tantissima, se sono qui è perché negli ultimi giorni abbiamo avuto buoni riscontri in allenamento, dal punto di vista fisico, tecnico e cronometrico. Lo ammetto: per come stavo a Stoccolma a fine giugno, mai avrei pensato di essere qui ai Mondiali. Ma il fastidio che mi ha costretto a saltare quella gara è andato via gradualmente, ora è sotto controllo, ieri abbiamo anche provato le partenze dai blocchi sui 30 metri: lo abbiamo gestito e stiamo continuando a farlo. È un dolore che viene da una problematica della schiena e non da un problema muscolare: ce l’ho da quando sono bambino, ogni tanto salta fuori”.

Marcell Jacobs ha corso soltanto quattro volte in questa annata agonistica: due sprint al Meeting di Savona (9.99 ventoso in batteria, 10.04 regolare in finale) e due ai Campionati Italiani (10.17 e 10.12). Il primatista europeo ha faticato tra gastroenterite a Nairobi, infortunio al bicipite sinistro e fastidio al gluteo: “Col senno di poi qualcosa negli ultimi tempi si poteva evitare, ma a che serve ragionarci adesso? Non rimpiango niente, nella mia carriera nulla è stato facile: spero che continui a essere difficile per poi portare a casa i risultati. Eugene sarà come il vero esordio, l’ultima cosa che farò sarà pensare al tempo o a quello che fanno gli avversari. Metterò in campo tutta la mia determinazione per passare i primi due turni, uno alla volta, e giocarmi tutte le mie possibilità in finale”.

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L’allievo di Paolo Camossi ha fatto le carte anche agli avversari, soffermandosi in particolar modo su Fred Kerley: “Sapevo fosse forte, ma non così tanto. Non corre benissimo tecnicamente però il suo 9.76 mi ha impressionato. In due giorni 9.83, 9.76 e 9.77 è qualcosa di incredibile: sarà l’avversario più tosto, è veramente determinato, ci seguiamo tanto su Instagram e mi rivedo un po’ in lui. In generale tutti gli americani sono forti, come lo sono sempre stati. Ma ricordate il 2021? Tutti puntavano su Bromell per il titolo olimpico e non è entrato nemmeno in finale. Possono succedere tante cose. Io cercherò di restare focalizzato su me stesso e di tenerli tutti dietro…”.

Il 27enne bresciano è stato molto chiaro anche in ottica staffetta, dopo aver conquistato la medaglia d’oro ai Giochi: “Mai pensato di fare soltanto la gara individuale e saltare la 4×100: arriviamo qui da campioni olimpici, abbiamo passato tante difficoltà ma siamo una vera squadra, un gruppo unito”.

Foto: Lapresse

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