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F1, GP Montecarlo 2022: numeri, statistiche, curiosità. Passano gli anni, ma Ayrton Senna rimane inarrivabile

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Il Mondiale di Formula Uno si appresta a vivere una delle proprie grandi classiche, ovvero il Gran Premio di Monaco. Nonostante il tracciato, ricavato per le strade di Montecarlo, sia ormai anacronistico, la gara rimane una delle più iconografiche del Circus. Peraltro, se allarghiamo lo sguardo all’intero panorama del motorsport, questa competizione è ritenuta una delle più prestigiose in assoluto assieme alla 500 miglia di Indianapolis e alla 24 ore di Le Mans.

Le origini del Gran Premio di Monaco sono antecedenti alla nascita del Mondiale. L’edizione inaugurale risale addirittura al 1929. Ben presto l’evento guadagnò popolarità e prestigio, tanto da essere ritenuto uno dei più importanti nello scenario delle corse automobilistiche già negli anni ’30. Con la nascita del campionato iridato, il GP venne inserito nel programma della prima stagione (1950), salvo poi vivere un momento di crisi. Cionondimeno, dal 1955 in poi la competizione tenuta nel Principato non è mai venuta meno se non nel 2020, quando è stata cancellata a causa della pandemia di Covid-19. Quella del 2022 sarà quindi la 68ma edizione della storia. Solo il Gran Premio d’Italia e quello di Gran Bretagna, inseriti nel calendario di ogni edizione del Mondiale, possono vantare un numero maggiore di presenze.

VITTORIE
Il pilota più blasonato di sempre è tuttora Ayrton Senna, unico uomo capace di imporsi per 6 volte (1987, 1989, 1990, 1991, 1992, 1993). Il brasiliano detiene anche il primato di successi consecutivi, essendo il solo ad aver trionfato in 5 edizioni di fila.
Sono invece ben cinque i piloti in attività a vantare affermazioni a Montecarlo. Fra di essi si distingue Lewis Hamilton, passato per primo sotto la bandiera a scacchi in 3 occasioni (2008, 2016, 2019). Sono 2 le affermazioni di Fernando Alonso (2006, 2007) e di Sebastian Vettel (2011, 2017), mentre hanno primeggiato 1 volta Daniel Ricciardo (2016) e Max Verstappen (2021).
Nella storia del Gran Premio di Monaco, ci sono anche 2 successi italiani. Il primo è datato 1982 e porta la firma di Riccardo Patrese, impostosi in una gara dal finale caotico. Dopodiché, nel 2004, Jarno Trulli ha colto proprio nel Principato l’unica affermazione della sua carriera.
Sul fronte delle squadre, la McLaren è la regina indiscussa, avendo ottenuto ben 15 vittorie con sette piloti differenti. Fra di essi, spicca indiscutibilmente Ayrton Senna con 5 trionfi, peraltro consecutivi (1989, 1990, 1991, 1992, 1993); anche Alain Prost ha però saputo lasciare il segno, primeggiando 4 volte (1984, 1985, 1986, 1988); si contano poi 2 successi per David Coulthard (2000, 2002); mentre hanno arpionato 1 affermazione anche Mika Häkkinen (1998), Kimi Räikkönen (2005), Fernando Alonso (2007) e Lewis Hamilton (2008).
Tra le scuderie attualmente impegnate in Formula Uno, hanno già vinto anche Ferrari (9 volte), Mercedes e Red Bull (5), Williams (3), Alfa Romeo (1).

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POLE POSITION
Capitolo pole position, anche in questo caso nessuno può competere con Ayrton Senna, il quale è il solo a essere risultato il più veloce in qualifica per ben 5 volte (1985, 1988, 1989, 1990, 1991). Il brasiliano non è però l’unico ad aver firmato 4 pole consecutive. L’impresa è riuscita anche a Juan Manuel Fangio (1950, 1955, 1956, 1957). Bisogna infatti ricordarsi di come il GP non si sia disputato fra il 1951 e il 1954.
Guardando ai piloti in attività, se ne contano cinque con all’attivo delle pole position a Montecarlo, senza però che vi sia qualcuno al di sopra degli altri. Hanno firmato 2 pole Fernando Alonso (2006, 2007), Lewis Hamilton (2015, 2019) e Daniel Ricciardo (2016, 2018). Ne hanno invece arpionata 1 Sebastian Vettel (2011) e Charles Leclerc (2021).
C’è anche un italiano capace di scattare davanti a tutti nel Principato. Si tratta di Jarno Trulli, che nel fatidico 2004  fu il più veloce di tutti in qualifica.
Guardando alle squadre, proprio lo scorso anno la Ferrari ha coronato un lungo inseguimento appaiando la McLaren a quota 11. Il team di Woking ne ha raccolte 4 con Ayrton Senna (1988, 1989, 1990, 1991), 2 con Alain Prost (1984, 1986) e Mika Häkkinen (1998, 1999), 1 con David Coulthard (2001), Kimi Räikkönen (2005) e Fernando Alonso (2007). Invece la Scuderia di Maranello ha costruito le sue pole grazie a Niki Lauda (1974, 1975, 1976), Michael Schumacher (1996, 2000), Juan Manuel Fangio (1956), Carlos Reutemann (1978), Jody Scheckter (1979), Felipe Massa (2008), Kimi Räikkönen (2017) e Charles Leclerc (2021)
Tra i costruttori attualmente impegnati in Formula Uno, anche Williams (7), Mercedes (5), Red Bull (5) e Alfa Romeo (1) vantano pole position nel GP di Monaco.

PODI
Sul fronte dei podi, non sorprende come il pilota con il maggior numero di top-three a Montecarlo sia Ayrton Senna, issatosi a quota 8. Ai suoi sei successi (1987, 1989, 1990, 1991, 1992, 1993), il brasiliano aggiunge anche il secondo posto del 1984 e la terza posizione del 1986. Va dunque rimarcato come il paulista si sia sempre piazzato fra i primi tre quando è arrivato al traguardo. Infatti nel 1985 e nel 1988 si dovette ritirare rispettivamente a causa di un problema meccanico e di un clamoroso errore di distrazione, quando aveva il successo in pugno.
Guardando agli uomini in attività, se ne contano nove a vantare almeno un ingresso nella top-three. Al riguardo va sottolineato come Lewis Hamilton e Sebastian Vettel abbiano la possibilità teorica di raggiungere Senna, in quanto hanno sinora collezionato 7 podi.
7 (3-2-2) – HAMILTON Lewis
7 (2-5-0) – VETTEL Sebastian
4 (2-1-1) – ALONSO Fernando
4 (1-1-2) – RICCIARDO Daniel
1 (1-0-0) – VERSTAPPEN Max
1 (0-1-0) – SAINZ Carlos Jr.
1 (0-0-1) – PEREZ Sergio
1 (0-0-1) – BOTTAS Valtteri
1 (0-0-1) – NORRIS Lando

PILLOLE
– È incredibile notare come vi sia una marea di piloti capaci di vincere con due team diversi, ma al tempo stesso nessuno sia riuscito a imporsi con tre squadre differenti. Infatti, gli uomini in grado di primeggiare con due vetture sono ben undici! Si tratta di Juan Manuel Fangio (Alfa Romeo 1950, Maserati 1957); Maurice Trintignant (Ferrari 1955, Cooper 1958); Stirling Moss (Maserati 1956, Lotus 1960 e 1961); Graham Hill (Brm 1963, 1964, 1965 e Lotus 1968, 1969); Jackie Stewart (Brm 1966, Tyrrell 1971 e 1973); Jody Scheckter (Wolf 1977, Ferrari 1979); Ayrton Senna (Lotus 1987, McLaren 1989, 1990, 1991, 1992, 1993); Michael Schumacher (Benetton 1994, 1995 e Ferrari 1997, 1999, 2001); Fernando Alonso (Renault 2006, McLaren 2007); Lewis Hamilton (McLaren 2008, Mercedes 2016 e 2019) e Sebastian Vettel (Red Bull 2011, Ferrari 2017).
– Però, come si può notare, fra di essi il solo Alonso sia stato in grado di imporsi in due edizioni consecutive con due monoposto differenti.
– Il record di vittorie consecutive (6) è detenuto dalla McLaren. Il team di Woking ha trionfato ininterrottamente tra il 1988 e il 1993. Nel primo caso con Alain Prost, nei successivi cinque con Ayrton Senna. A onor del vero, si può notare come la McLaren abbia primeggiato per 9 volte in 10 anni tra il 1984 e il 1993, mancando solo l’edizione 1987!
– Tutti sanno come a Montecarlo sia difficilissimo sorpassare. Infatti in 30 occasioni (44,8%) il vincitore è partito dalla pole position. Attenzione però, perché la situazione cambia radicalmente se si guarda ai tempi recenti…
– Dal 2004 in poi, il poleman ha vinto 12 volte su 17, portando la percentuale di successo di chi scatta davanti a tutti al 70,6%!
– Come se non bastasse, dal 1986 in poi, il vincitore è scaturito dai primi tre qualificati per 34 volte su 35 (97,1%)!
– Il pilota peggio qualificato capace di vincere il GP di Monaco è stato Olivier Panis, che nella folle edizione del 1996 si impose partendo dalla 14ma posizione. Il francese è anche il solo ad aver primeggiato a Montecarlo scattando fuori dalla top-ten.

Foto: Iwao, Tokyo/Wikipedia Creative Commons

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