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Calcio femminile, Gabriele Gravina: “Alle autorità governative chiediamo di accompagnare il processo del professionismo”

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Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è intervenuto durante il Consiglio Nazionale del CONI sul passaggio al professionismo delle atlete del calcio femminile, argomento sul quale ha fornito il proprio punto di vista anche il presidente del CONI, Giovanni Malagò.

Secondo quanto scritto dall’ANSA il numero 1 del calcio italiano ha dichiarato: “Abbiamo creduto che la sensibilità del mondo dello sport dovesse aprire ad una pari dignità delle nostre ragazze. Il decreto Nannicini ci aiuta, ma non risolve il problema“.

Conclude Gravina: “Noi confidiamo nella modifica di quel provvedimento che riguarda il lavoratore sportivo perché potrebbe essere un valido aiuto, chiediamo questo alle autorità governative. Chiediamo concretezza nell’accompagnare questo processo del professionismo femminile perché è un processo costosissimo“.

Sul professionismo femminile è intervenuto anche Giovanni Malagò, come fa sapere il CONI in una nota: “C’è una legge, 91/81, completamente anacronistica, che individua alcune federazioni e categorie di atleti che sono professionisti. La FIGC ha mosso le acque e ha riconosciuto le atlete tesserate in Serie A come professioniste“.

Malagò ha concluso con una riflessione: “I fondi stanziati non sono sufficienti e ciò va a carico delle società che fanno fatica già senza questi oneri contributivi. Perché una calciatrice di Serie A è professionista e un’atleta come Pellegrini o Goggia no? C’è una vera discriminazione all’interno dello sport“.

Foto: LaPresse

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