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Boxe, Aziz Abbes Mouhiidine è un fenomeno! Campione d’Europa dei pesi massimi: Reyes demolito!

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Aziz Abbes Mouhiidine regala spettacolo e si laurea campione d’Europa dei pesi massimi con una prestazione sontuosa, da autentico fuoriclasse. A Yerevan (Armenia) il pugile campano non ha lasciato scampo allo spagnolo Enmanuel Reyes Pla in una finalissima a senso unico, dominata in lungo e in largo dal nostro portacolori. Unanime il verdetto dei giudici: 30-27, 30-27, 29-28, 30-27, 30-27. Ci piacerebbe chiedere all’unico giudice che ha assegnato la seconda ripresa al cubano di nascita che genere di incontro abbia visto…

Nel primo round Mouhiidine partiva subito a razzo con una combinazione jab destro-gancio sinistro. Dopo aver inizialmente faticato nel prendere la misura, il vice-campione del mondo in carica si scatenava. Prima un gancio sinistro, poi una combinazione sinistro-destro, prima di un micidiale uppercut destro che portava Reyes a scivolare in arretramento sulle corde.

Nella seconda frazione iniziava un vero e proprio show da parte del campione del Bel Paese. L’iberico attaccava a testa bassa, ma veniva puntualmente punito dal gancio sinistro di Abbes. L’italiano inscenava un gioco di gambe superlativo, mandando quasi sempre a vuoto un avversario che pareva inerme di fronte allo strapotere del nativo di Avellino. Da segnalare un uppercut sinistro di rara bellezza da parte di Mouhiidine.

Con la vittoria ormai in cassaforte, il terzo round si rivelava pura accademia. Il 23enne, come già accaduto in semifinale contro l’inglese Williams, infliggeva una vera e propria lezione di pugilato all’avversario, continuando a girargli attorno e mandandolo sovente ‘a farfalle’. L’incontro si chiudeva con un magistrale gancio destro che sanciva una netta supremazia.

Aziz Abbes Mouhiidine e Reyes si erano già affrontati nella semifinale dei Mondiali 2021. Anche all’epoca l’italiano si era imposto con margine, tuttavia il divario tra i due pugili si è ingigantito. In pochi mesi l’azzurro ha compiuto un salto di qualità esagerato: è ancora più veloce, più resistente e, soprattutto, ha guadagnato anche nella potenza dei colpi, fino a poco tempo fa uno dei suoi pochi punti deboli. Quella finale contestata (per non dire altro…) contro il cubano Julio Cesar La Cruz Peraza non gli è proprio andata giù. Il trionfo europeo odierno, che all’Italia tra i pesi massimi mancava dal 1998, quando si impose Giacobbe Fragomeni, rappresenta solo una tappa di passaggio in vista dell’attesissima rivincita prevista per la rassegna iridata del 2023, antipasto dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 dove Mouhiidine si candida ad arrivare come uomo da battere.

Foto: Pagina FB Federpugilato

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