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‘Saranno Campioni’: Martino Barzon, il gioiello che può cambiare la storia nel C1 della canoa slalom

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Martino Barzon è il nome nuovo della canoa slalom azzurra, specificamente nella canadese monoposto (C1). Ricordiamo che le maggiori consacrazioni dell’Italia in questo affascinante sport sono quasi sempre arrivate dall’altra disciplina del kayak monoposto (K1), con svariati titoli mondiali e olimpici (come non ricordare i grandi Ferrazzi e Molmenti?), ma poche soddisfazioni sono arrivate dal C1 nel corso della storia. Forse è arrivato il momento di invertire questa tendenza.

Martino è nato il 1° dicembre del 2003 a Verona. Ha iniziato a praticare la canoa fluviale sin da molto piccolo, a 6 anni, appassionandosi soprattutto della canadese monoposto. Fin da quella tenera età si allenava con spirito agonistico, quindi ha iniziato molto presto anche a gareggiare, partecipando anche a 3 Campionati italiani nelle varie categorie d’età e vincendoli tutti.

Il veronese – cresciuto nella palestra naturale del fiume Adige tra le fila del Canoa Club Verona – è allenato attualmente dal padre Alessandro, assieme agli altri due fratelli Giacomo e Tommaso. I suoi principali punti di forza sono la capacità di superare le porte con una rapidità e fluidità da manuale, e soprattutto l’equilibrio fuori dal comune che possiede dentro alla canoa -dote importantissima – così come la sensibilità.

Nel prosieguo della sua carriera agonistica giovanile, il 18enne azzurrino inizia a partecipare – dal 2017 – all’ECA Cup, una specie di Campionato europeo a 10 tappe che nella canoa slalom rappresenta un importante trampolino di lancio per i giovani talenti delle categorie under 14 e 16. Ebbene, Barzon arriva primo in entrambe, trionfando nel 2017 (U14) e bissando il titolo nel 2019 (U16).

Questi trionfi sono stati fondamentali per convincere il DT Daniele Molmenti a inserirlo nella squadra azzurra juniores e portarlo ai Mondiali di Cracovia 2019, nonostante la giovanissima età. Ed a Martino quasi riesce l’impresa di qualificarsi per la finale, con un tredicesimo posto in semifinale a pochi centesimi dal decimo ed ultimo posto utile.

Dopo un 2020 segnato dalla pandemia e senza competizioni, lo scorso anno il veronese ha compiuto il definitivo salto di qualità: ai Mondiali di Tacen arriva una splendida medaglia d’oro nel C1 juniores. Un risultato tanto clamoroso quanto inatteso. Frutto del lavoro impostato dalla Federazione Canoa e Kayak, sempre attento al vivaio giovanile azzurro. Sperando che Barzon possa darci ancora grandi soddisfazioni nei palcoscenici internazionali e soprattutto emozioni a Cinque Cerchi.

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Maurizio Contino

Foto: Federcanoa

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