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MotoGP, Fabio Quartararo: “Dove correrò nel 2023? Deciderò prima dell’estate. Di sicuro adesso Yamaha è in difficoltà…”

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Fabio Quartararo sta vivendo un momento molto particolare. Il Campione del Mondo 2021 della MotoGP occupa attualmente il quinto posto in classifica generale ed è pienamente in corsa per la conquista del titolo 2022. Cionondimeno il francese è ancora alla caccia della prima vittoria stagionale. Anzi, se si esclude la prova sul peculiare circuito di Mandalika chiusa con rammarico al secondo posto (senza la pioggia avrebbe quasi certamente vinto), il transalpino ha sempre vegetato tra settima e nona posizione.

Le paure generate dai test di febbraio sembrerebbero aver trovato conferma anche quando non ci si può nascondere. La Yamaha del 2022 soffre nel confronto diretto con le altre moto e non è scontato che possa recuperare il terreno perso in tempi brevi. Anche per questo Quartararo, che tra pochi giorni compirà 23 anni, sta valutando come muoversi in ottica futura. Rinnovare con la Casa di Iwata, con cui è cresciuto agonisticamente e dove è leader indiscusso, oppure lanciarsi in una nuova sfida, accettando i corteggiamenti altrui?

Ieri Fabio ha presenziato a un evento promozionale in vista del GP di Francia del 15 maggio. L’argomento principale dell’incontro con i media è però stato un altro, ovverosia il suo contratto 2023. “Non è corretto dire che tutto è possibile, ma di sicuro bisogna studiare molto bene la situazione. Non so ancora quando prenderò una decisione assieme al mio manager, ma penso che accadrà prima dell’estate.

MotoGP, Fabio Quartararo: “Situazione molto frustrante, parto e so già che non potrò lottare per la vittoria”

Il francese ha poi analizzato la corrente situazione, lasciando trasparire una certa insoddisfazione per la situazione tecnica della Yamaha. “Qualche anno fa, quando si arrivava su un circuito, si poteva dire se era una ‘pista-Yamaha’ oppure no. Questo perché ai tempi la Yamaha aveva un telaio superiore a quello di tutti gli altri. Oggi non è più così, perché abbiamo perso la supremazia in termini di telaio e, quel che è peggio, siamo inferiori sul piano del motore. Oggi le uniche ‘piste Yamaha’ sono quelle prive di lunghi rettilinei”.

Tuttavia il transalpino non ha nessuna intenzione di abdicare. “Abbiamo un rendimento solido, purtroppo non nelle posizioni in cui vorremmo. Nelle prime quattro gare è stato fatto un buon lavoro, anche se spesso abbiamo chiuso in una posizione di classifica che non ci piace per niente. Dobbiamo concentrarci sulle piste con poco rettilineo, perché la differenza sul motore è enorme. Spero si possa migliorare, perché l’unica possibilità di rivincere il Mondiale è sfruttare al massimo i tracciati favorevoli e limitare i danni su quelli sfavorevoli, come fatto ad Austin domenica scorsa”.

Quartararo riesce a parlare del suo futuro senza essere esplicito. Le critiche a Yamaha sono dirette e le sue parole, per quanto apparentemente figlie di un atteggiamento propositivo, hanno un tono pessimista sulla competitività della M1. Honda e Suzuki sono alla finestra, entrambe sarebbero ben felici di accogliere il francese, che però, trasferendosi altrove, perderebbe lo status di leader indiscusso di cui gode attualmente in Yamaha. Insomma, El Diablo dovrà ponderare per bene le sue scelte. La decisione, poi, condizionerà inevitabilmente l’intero mercato piloti e i connotati della MotoGP 2023.

Foto: MotoGPpress.com

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