Biathlon

Biathlon, Pechino 2022: i favoriti gara per gara. Johannes Bø e Fillon Maillet i più attesi in una pletora di potenziali medagliati

Pubblicato

il

Ai Giochi olimpici di Pechino 2022 il biathlon torna ad avere un programma vintage. Infatti dopo la staffetta mista, atto inaugurale della manifestazione a Cinque cerchi, si disputeranno le individuali. Era dall’oramai lontano 2006 che un grande appuntamento non cominciava con questo format anziché con le sprint. A proposito di format, chi sono i nomi più attesi della XXIV edizione delle Olimpiadi bianche? Andiamo a scoprirlo, focalizzandoci in questo articolo sul settore maschile.

5 FEBBRAIO – STAFFETTA MISTA
Sulla carta i favori del pronostico vanno alla Norvegia, seguita in seconda battuta dalla Francia. Questi due Paesi avranno la possibilità di schierare quartetti potenzialmente di livello superiore al resto del mondo. Avranno però dei punti deboli qua e là, permettendo ad altre nazioni di sognare il colpaccio. Dal canto suo, l’Italia è reduce da due medaglie di bronzo, essendosi piazzata terza sia a Sochi che a Pyeongchang. Gli azzurri saranno candidati al podio anche a Pechino, ma la concorrenza si annuncia spietata. In particolare fanno paura la rapidità sugli sci della Svezia e la solidità al poligono della Russia. Inoltre, mai sottovalutare la Germania, spesso capace di ricompattarsi proprio in occasione delle prove a squadre. Infine la Bielorussia può essere considerata la più classica delle mine vaganti, perché ha tutto per infilarsi nel novero delle pretendenti alle medaglie.

8 FEBBRAIO – 20 KM MASCHILE
Ormai le individuali sono davvero poche. Cionondimeno, guardando con attenzione ai risultati, si può indicare un favorito. Parliamo di Sturla Holm Lægreid, che merita questo ruolo per il semplice fatto di aver vinto tre delle ultime cinque venti km andate in scena, compresa quella dei Mondiali 2021. Il norvegese potrebbe doversi guardare le spalle principalmente da due connazionali, ovvero i fratelli Bø. In questa stagione Tarjei non ha mai mancato il podio, piazzandosi due volte secondo, mentre Johannes, oltre a essere il campione olimpico in carica, in passato ha saputo interpretare questo format meglio di chiunque altro, infilando quattro successi tra il novembre 2017 e il gennaio 2020. Al di fuori della squadra norvegese, attenzione soprattutto ai russi, abili tiratori e spesso pronti a cogliere l’occasione propizia in una prova dove la precisione è determinante.

Calendario Olimpiadi Pechino 2022: orari giornalieri, tv, programma, streaming

12 FEBBRAIO – SPRINT MASCHILE
Quella che segue può essere considerata un’affermazione ardita, ma a giudizio di chi scrive, il favorito per questa rimane Johannes Bø. È vero, nella stagione in corso il norvegese non ha brillato. Tuttavia, il potenziale del ventottenne scandinavo è il più elevato in assoluto. Se dovesse presentarsi tirato a lucido dal punto di vista atletico, avrà margine sugli sci rispetto agli avversari. Gli altri nomi particolarmente “caldi” per la prova su due poligoni sono quello del francese Quentin Fillon Maillet, leader della classifica generale di Coppa del Mondo, e dello svedese Sebastian Samuelsson, unico ad aver vinto più di una sprint nell’inverno corrente. In ogni caso, non sarà particolarmente sorprendente avere un campione olimpico relativamente inatteso. Nei grandi appuntamenti dell’ultimo lustro, questo format ha spesso premiato uomini che non partivano con i favori del pronostico.

13 FEBBRAIO – INSEGUIMENTO MASCHILE
È lapalissiano come i reali favoriti possano essere stabiliti solo dopo la sprint, poiché la start list dell’inseguimento sarà stilata proprio sulla base del risultato della prova su due poligoni. Cionondimeno, va rimarcato come l’inverno in corso ci dica che Quentin Fillon Maillet sappia interpretare questo format come nessun altro. Il francese ha vinto gli ultimi quattro pursuit disputati (e cinque degli ultimi sette, se risaliamo alla parte finale nella passata stagione). Il ventinovenne transalpino ha pertanto dimostrato di avere qualcosa in più rispetto a tutti gli avversari quando si tratta di gareggiare negli inseguimenti.

15 FEBBRAIO – STAFFETTA MASCHILE
La favorita d’obbligo è la Norvegia, che può contare su un quartetto semplicemente superiore alla concorrenza. Non a caso, gli scandinavi hanno vinto tre delle quattro competizioni di Coppa del Mondo andate in scena nell’inverno in corso. Peraltro, l’unica volta in cui hanno mancato il successo, è stato quando si sono presentati al via con la “squadra B”! Verosimilmente, l’oro sarà messo in discussione solo se i nordici dovessero incappare in qualche imprevisto o passo falso. Le principali alternative pronte ad approfittare di una debacle della squadra norvegese sono la Francia e la Russia, citate in ordine non casuale. Nell’ottica del podio, la Germania spera che uno dei tre Paesi più quotati possa vivere una giornata storta, in maniera tale da fregiarsi di una medaglia. Il resto del mondo parte più indietro, vedendosi costretto a “gufare” le rivali più quotate per provare a entrare nel discorso top-three.

18 FEBBRAIO – MASS START MASCHILE
Sarà l’ultima gara dei Giochi olimpici, quindi in tanti potranno essere in riserva in tema di energie da spendere. I favoriti saranno giocoforza coloro che staranno meglio dal punto di vista atletico. Sulla carta, la partenza in linea può essere vinta da almeno una dozzina di atleti, a seconda di come ognuno di essi sparerà e dello schema tattico assunto dalla competizione. Ci sarà qualcuno che deciderà di prendere l’iniziativa, mettendo alla frusta il gruppo sin dai primi metri? Oppure impererà il tatticismo, rendendo determinanti i poligoni in piedi? Domande a cui avremo una risposta solo tra un paio di settimane.

Foto: La Presse

Exit mobile version