WTA Sydney 2022: Paula Badosa sconfigge Barbora Krejcikova e conquista il terzo titolo in carriera
Paula Badosa trionfa nel WTA 500 di Sydney. La spagnola (n.9 del ranking) sconfigge la ceca Barbora Krejcikova (n.4 al mondo) per 6-3 4-6 7-6 (4) al termine di una partita ricca di emozioni. Per Badosa si tratta della terzo titolo in carriera dopo le vittorie della scorsa stagione al Masters 1000 di Indian Wells e al WTA 250 di Belgrado.
Il primo set si apre con un primo scatto di Badosa, che conquista subito il break e si porta in pochi minuti sul 2-0. La numero 4 al mondo non ci sta e risponde con una serie di tre game consecutivi (3-2). Il set sembra dunque aver trovato un equilibrio, ma, dopo l’accelerazione di Krejcikova, Badosa ritrova il suo tennis e va a prendersi il primo parziale per 6-3.
L’inizio di secondo set vede la reazione della ceca, che ruba subito il servizio all’avversaria e si porta sul 2-0. La spagnola però non molla e, dopo aver subito il 3-1, infila tre game consecutivi che le permettono di passare addirittura in vantaggio (4-3). Krejcikova si trova così costretta ad inseguire senza più possibilità di sbagliare: la numero 4 al mondo non fallisce e grazie al break del nono game si aggiudica il secondo parziale per 6-4.
La finale si sposta dunque al terzo ed ultimo set. Qui a partire meglio è Badosa con il break che vale il 2-0, ma la ceca è attenta e recupera tutto subito. Il parziale prosegue senza altre palle break e la partita arriva dunque al tie-break decisivo. Dopo un inizio equilibrato, la spagnola prende il largo e vola sul 6-3: il secondo match point è quello buono e la numero 9 al mondo può festeggiare il successo finale dopo due ore e 24 minuti di gioco.
L’equilibrio del match è ben visibile anche nelle statistiche. Badosa fa meglio con la prima di servizio (74% contro il 62% della ceca), mentre Krejcikova fa segnare una miglior percentuale con la seconda (46% contro il 40% della spagnola). A fine incontro i punti totali conquistati dalle due tenniste sono esattamente gli stessi: 98 per entrambe.
Photo LiveMedia/Rob Prange