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Slittino, la marcia verso Pechino 2022 tra slitte smarrite e piccoli Paesi che faticano a qualificarsi

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Mancano meno di tre settimane alle Olimpiadi di Pechino 2022 e l’elenco definitivo dei 35 uomini, 35 donne e 18 doppi partecipanti alle gare di slittino non è ancora stato stilato. I criteri sono piuttosto complicati: verrà selezionato il migliore atleta di ogni nazione tra i primi 50 uomini, 40 donne e 25 doppi, tenendo conto dei migliori quattro risultati nelle gare di formato classico di Coppa del Mondo fino a Sigulda. Successivamente si valuterà quali nazioni avranno diritto ad avere un secondo e terzo singolarista e un secondo doppio.

Inoltre ogni squadra ha stilato una propria classifica. “Noi abbiamo fatto una gara interna alla squadra a Pechino. Ai punti ottenuti in quella circostanza vanno sommati quelli ottenuti nelle migliori quattro perfornance in Coppa del Mondo fino alla gara di Igls”, ci ha spiegato Andrea Vötter. “Qualora vi fossero stati diversi atleti con poca differenza di punti, si sarebbe tenuto conto anche delle gare di Winterberg“.
Questo per quanto riguarda l’Italia, ma ogni squadra ha adottato criteri propri.

Quest’anno il numero degli atleti ammessi è stato ridotto rispetto alle precedenti edizioni per quanto riguarda uomini e doppi, aumentato invece per le donne. Lo “sbarramento” a 50 uomini, 40 donne e 25 doppi sta rendendo molto difficile la qualificazione per i rappresentanti delle piccole nazioni. “Le grandi squadre hanno vivai nutriti e, come di prassi, nelle gare casalinghe stanno facendo partecipare anche molti giovani, che non sono idonei per le Olimpiadi, ma fanno punti, che allungano la classifica, portando chi è meno performante (ovvero gli atleti delle nazioni più deboli, ndr) troppo in basso per qualificarsi”, ci fa notare Shiva Keshavan che, dopo aver rappresentato l’India in sei edizioni dei Giochi, ora allena l’atleta argentino Lucas Populin che, pur avendo ottemperato a tutti requisiti, è 53° in classifica.

Diversamente dal passato, saranno poche le squadre che potranno schierare 3 singolaristi e 2 doppi, e questo influirà sicuramente anche sulla Team Relay. È improbabile, ad esempio, che l’Italia riesca ad avere 3 singolaristi e, stando ai numeri, si qualificherà un solo doppio.

Un altro aspetto anomalo che abbiamo riscontrato è che non tutti gli atleti stanno affrontando questa corsa all’Olimpiade con il consueto entusiasmo. Il viaggio in Cina di novembre per molti è stato traumatico. L’intero staff della Fil e delle squadre ha viaggiato in una “bolla”. Hanno dovuto stare a lungo in quarantena, essere sottoposti a tamponi quotidiani e tutti quelli con cui hanno avuto a che fare erano vestiti come in CSI. Come se non bastasse, molte slitte ed equipaggiamenti sono stati smarriti per settimane. Dominik Fischnaller e Rieder-Kainzwaldner hanno riavuto le proprie slitte solo prima della gare di Igls. Questo ha significato fare con materiale altrui 3 gare di Coppa del Mondo, 1 Sprint e 2 Team Relay. La situazione è ancora incerta, ma speriamo che, come sempre accade, alla fine lo Spirito Olimpico abbia il sopravvento anche questa volta.

Di Paola Castaldi

Foto: Paola Castaldi

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