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ATP Cup 2022, Italia-Russia: sarà il doppio la chiave di tutto? Si prospetta il ritorno di Berrettini/Sinner

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I pronostici su Italia-Russia, ultimo match del girone B di ATP Cup, sono presto fatti: Jannik Sinner è favorito su Roman Safiullin, Daniil Medvedev lo è nei confronti di Matteo Berrettini. Se tutto ciò dovesse essere confermato, la questione di chi va in semifinale si ridurrebbe al doppio, che in questo contesto è reso importante per un terzo del risultato complessivo.

Fino ad ora la Russia ha sempre schierato Medvedev e Safiullin, relegando al ruolo di “panchinaro” l’ultimo arrivato, Evgeniy Karlovskiy, entrato in virtù del triplo forfait di Andrey Rublev, Aslan Karatsev e Evgeny Donskoy. E, verosimilmente, questa dovrebbe anche essere la coppia scelta: del resto i due hanno sconfitto i francesi Fabrice Martin ed Edouard Roger-Vasselin prima e gli australiani John Peers e Luke Saville poi. In entrambi i casi, si parla di doppisti di livello o coppie comunque collaudate.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, il primo tentativo con Berrettini e Simone Bolelli non è andato bene, perché Peers e Saville li hanno sconfitti. Il secondo, invece, con il romano insieme a Jannik Sinner, si è rivelato positivo, sebbene abbia giustamente avvertito l’altoatesino: “C’è ancora tanto da migliorare”. Il che è del tutto normale, per due che mai prima d’ora avevano calcato un campo insieme.

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Per essere la prima uscita dei due migliori giocatori d’Italia in singolare, quella della Qudos Bank Arena è stata di buon livello. E il numero 10 del mondo ha confermato una qualità importante del numero 7: “Matteo ha un servizio incredibile, e questo rende un po’ più facile lo stare a rete”. Tra i due, del resto, il buon feeling s’è visto, anche dal punto di vista tennistico, dal momento che, se il servizio di Berrettini apre parecchie porte, anche la risposta di Sinner è in grado di destare particolari preoccupazioni.

Cosa può nascere, dunque, da un eventuale Medvedev/Safiullin-Berrettini/Sinner? Lotta, e non poca. I due italiani hanno vinto anche tornei ATP in passato, cosa che non è riuscita ai due russi. Medvedev, però, si è già dimostrato competitivo, se non altro per la notevole serie di risorse dalle quali può attingere nel proprio gioco. Inevitabile, per i due azzurri, pensare a Safiullin come anello debole: il punto, però, è che quest’ultimo ha dei momenti veramente devastanti al servizio, come ha mostrato in più occasioni durante la competizione. Servirà perciò parecchia attenzione, con un dettaglio in più da notare: sull’1-1 potrebbero contare anche i game vinti e persi.

Foto: LaPresse

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