Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, Internationaux De France 2021: Shcherbakova e la mente da Campionessa. Boikova-Kozlovskii non convincono del tutto

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Pochi ma concisi gli spunti d’interesse emersi dopo gli Internationaux De France 2021 – quinta tappa del circuito ISU Grand Prix di pattinaggio artistico andata in scena lo scorso fine settimana alla Patinoire Polesud di Grenoble – la maggior parte dei casi provenienti dalla Russia.

Se c’è qualcosa che ha confermato questo quinto appuntamento della serie itinerante è sicuramente la straordinaria capacità di controllo mentale di Anna Shcherbakova. La moscovita ha dimostrato per l’ennesima volta in carriera la sua superiorità a livello psicologico pattinando un segmento più lungo di alto profilo, maturato dopo uno di quegli errori “taglia gambe”, ovvero una brutta scivolata nella puntata del quadruplo lutz. Nello specifico l’allieva di Eteri Tutberidze ha stravolto i piani, atterrando per ovviare all’errore un quadruplo flip non programmato e realizzando poi un doppio axel e sette salti tripli, tra cui la difficile combinazione triplo lutz/triplo loop.

Non sappiamo dove si posizionerà Anna Shcherbakova nelle competizioni più blasonate, dove dovrà giocoforza misurarsi con un vero e proprio fenomeno di Kamila Valieva. Ma le gare non si vincono mai soltanto con le gambe, fattore che pone la Campionessa del Mondo quasi alla pari con il talento di Kazan. Vedremo.

Alla prestazione incoraggiante della russa si è contrapposta una performance non esaltante della coppia d’artistico formata da Aleksandra Boikova-Dmtrii Kozlovskii, abbondantemente sufficiente per vincere la gara, ma molto problematica in chiave olimpica dove, giudicando quanto visto fino a questo momento, la medaglia d’oro sembra essere contesa tra i compagni di allenamento Anastasia Mishina-Aleksandr Galliamov e i cinesi Wenjing Sui-Cong Han.

I pattinatori seguiti da Tamara Moskvina infatti hanno sacrificato la combinazione triplo salchw/euler/triplo sachow, tornando alla classica triplo toeloop/doppio toeloop/doppio toeloop, non eseguita al meglio dalla dama,  un leitmotive delle ultime uscite. Se sommiamo queste imprecisioni a una realizzazione altalenante dei lanciati, appare lampante come, in questa condizione, i pattinatori di San Pietrobugo possano giocarsi attualmente il gradino più basso del podio con Evgenia Tarasova-Vladimir Morozov o Cheng Peng-Yang Jin. In tal senso, volendo tornare in qualche modo a Shcherbakova, sarà davvero importante trovare la giusta condizione fisica ed emotiva in due veri e propri “cavalli pazzi” non facili da gestire.

Rimanendo in Russia a stupire in negativo è stato, nella danza, l’approccio di Alexandra Stepanova-Ivan Bukin, apparsi spenti e per certi versi irriconoscibili con un totale di 200.29, undici punti in meno del proprio personal best. Qualcosa di inaspettato che, egoisticamente parlando, può potenzialmente aprire degli scenari interessanti in chiave Europea, con Charlène Guignard-Marco Fabbri pronti a ruggire. Ma è ancora prematuro parlarne.

La prova del singolo maschile ha invece siglato l’oggettiva superiorità di quel talento incredibile chiamato Yuma Kagiyama, candidato numero uno al podio olimpico dopo chiaramente l’alieno Yuzuru Hanyu e lo statunitense Nathan Chen. Tra le sue principali caratteristiche la qualità degli elementi, la leggerezza nell’esecuzione e, in prospettiva, una buona capacità interpretativa destinata a crescere, considerato soprattutto il vero obiettivo del nipponico, Milano-Cortina 2026.

La sesta e ultima tappa del circuito ISU Grand Prix si svolgerà a Sochi, sede della Rostelecom Cup.

Foto: LaPresse

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