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Volley femminile, le migliori italiane della 2. giornata di A1. Antropova: sarà la prima di una lunga serie? Mingardi implacabile

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EKATERINA ANTROPOVA: L’impressione è che sarà la prima di una lunga serie di presenze in questa speciale classifica. La 17enne alta 202 centimetri e naturalizzata italiana trova il modo per farsi notare entrando a terzo set iniziato e mettendo a segno 14 punti con il 58% di positività. Nessuna paura, futuro roseo davanti.

SARA BONIFACIO: Gran partita della centrale azzurra che chiude con 10 punti all’attivo il 100% (!!!) in attacco e due muri, contribuendo alla bella vittoria della sua squadra.

ALESSIA GENNARI: Si rifà prontamente dopo la prova un po’ opaca contro la sua ex squadra. Prova di spessore con Chieri: 15 punti, 52% in ricezione, 57% in attacco e 3 muri. Meglio di così al debutto monzese era difficile fare.

ALESSIA ORRO: Anche per lei un bel riscatto e una prova di grande sostanza contro le piemontesi. Sagacia tattica e precisione.

PAOLA EGONU: Avrà pure i suoi momenti di sconforto ma quando scende in campo non ce n’è per nessuno. A Roma 18 punti in tre set, il 58% in attacco, un muro e due ace. Sono i suoi numeri standard.

AGNESE CECCONELLO: E’ vero che a Conegliano mancano un paio di bocche da fuoco al centro ma lei si fa valere in una partita non facile chiudendo con 8 punti all’attivo e il 58% in attacco con un muro vincente. Niente male.

GIULIA MELLI: Un dato su tutti: il 70% in ricezione con 30 palloni che arrivano dalle sue parti. Paga un po’ dazio in attacco ma chiude comunque con 15 punti e la sua prova è di grande sostanza, anche in prospettiva azzurra.

SYLVIA NWAKALOR: Non era una partita facile, si ritrova dall’altra parte della rete la sorella Linda per oltre due set ma non perde concentrazione e cattiveria, chiudendo con 23 punti all’attivo (top scorer) e il 42% in attacco.

CAMILLA MINGARDI: La “bomber” è tornata! Un’altra prova di altissimo spessore con 28 punti all’attivo, il 50% inj attacco, due muri e un ace. E Busto si stropiccia gli occhi.

Foto LiveMedia/Lisa Guglielmi

 

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