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Tennis, Lorenzo Musetti e il periodo nero: problemi di testa, talento non in discussione

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Crisi per Lorenzo Musetti? Esprimersi così per un giocatore in fase di costruzione è eccessivo, ma sicuramente i risultati non sono entusiasmanti per usare un eufemismo: nove sconfitte negli ultimi 11 incontri disputati parlano chiaro e le uscite di scena al primo turno in sei circostanze sono dure da mandare giù.

Il problema è chiaro e lo si è evidenziato in maniera chiara ieri contro il non irresistibile Dimitar Kuzmanov, numero 226 del mondo e wild card all’ATP di Sofia. Il ko per 6-7(4) 7-6(3) 6-3 ha posto l’accento sul momentaccio di Lorenzo: velocità di palla inadeguata e tanti errori con il dritto. Un tennista non in fiducia, che gioca in maniera timorosa e troppo lontano dalla riga di fondo.

Musetti ha fatto già chiarezza, ammettendo di vivere un momento delicato dal punto di vista personale per la chiusura della propria relazione sentimentale. La criticità, pertanto, più che tecnica è psicologica e per ritrovare la via smarrita serve tempo e grande pazienza. Qualcuno vorrebbe anche vedere un cambiamento dal punto di vista tecnico. Il riferimento è alla gestione di Simone Tartarini, il coach che lo segue da sempre.

E’ il momento giusto? Ancor prima che a dritto e rovescio, il tennista del Bel Paese deve badare alla propria testa perché il talento non è in discussione: gli ottavi di finale raggiunti al Roland Garros, sciorinando un tennis spettacolare contro Novak Djokovic, e la semifinale nell’ATP 500 di Acapulco battendo avversari altamente qualificati sul cemento sono l’emblema della stoffa del giocatore.

Non resta che attendere gli eventi e capire quali saranno i prossimi passi, con la consapevolezza che l’agire di Lorenzo sarà inevitabilmente tenuto sotto osservazione dalla Federtennis, considerando anche il lavoro di un psicologo attualmente impegnato col ragazzo.

Foto: LaPresse

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