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MotoGP, Valentino Rossi: “Volevo continuare, ma non sono competitivo. Nel 2022 correrò con le GT”

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Valentino Rossi conclude, ancora una volta, con pochi sorrisi il suo venerdì del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, quattordicesimo e quintultimo appuntamento del Mondiale MotoGP 2021. Sul tracciato di Misano, intitolato a Marco Simoncelli, il “Dottore” ha sofferto nella FP1 sull’asciutto, mentre ha messo in mostra qualche segno di miglioramento nel corso del pomeriggio, sotto la pioggia della FP2.

Nel complesso, ad ogni modo, il padrone di casa per eccellenza, ha concluso al 19° posto la prima sessione con il tempo di 1:33.791 con un distacco di 1.125 da Maverick Vinales, mentre nella FP2 è salito al 16° posto in 1:44.130 a 2.033 da Johann Zarcotutto passa in secondo piano ed il “Dottore” si concentra sulla sua esperienza in MotoGP e sul fatto che ormai il ritiro sia dietro l’angolo, parlando di sé a 360 gradi.

“Ovviamente mi dispiace smettere – ammette ai microfoni di Sky Sport -. Avrei proseguito, ma non sono abbastanza competitivo per farlo. Sarebbe stato più bello, almeno, per rendere migliore il mio ultimo anno. Devo, comunque, dare il massimo fino alla fine, ma lo faccio con il sorriso perché è stato un percorso bellissimo. Correre così a lungo è dovuto al fatto che la passione non è mai mancata e, soprattutto, ho amato questa vita e le corse”. 

Un pensiero di dire stop, che sembra avere una data precisa: “La prima volta che ho pensato di smettere è stato al Mugello 2019, lì ho iniziato a dirmi ‘prima o poi dovrò farlo’. Anche il Covid-19 ha inciso e, per la prima volta, posso dire che mi sono ‘svegliato’. Ho capito, per la prima volta, che non c’erano solo le moto e questa vita. Per il resto la mia fortuna è stata sempre vivere in una bolla a Tavullia, con parenti e amici, riuscendo a staccare”. 

Dalla moto, quindi, alla paternità, un passo non da poco per dare il via al futuro di un nove volte campione del mondo: “Sono molto contento perché quando è stato ufficiale sono stato io a dirlo per primo, dopo anni e anni nei quali mi attribuivano qualsiasi cosa. L’ho detto e ci siamo divertiti molto per questo. Avere un figlio era sempre nei pensieri, ma pensavo che non arrivasse subito, credevo di prendermi ancora un po’ di tempo, ma non importa, l’importante è che succeda a breve! Per il resto? Guarderò la MotoGP in tv e farò il tifo per i piloti italiani. Ce ne sono tanti e forti e, soprattutto, pronti per vincere il titolo iridato”. 

Nello specifico, cosa farà Valentino Rossi nel 2022? “La progettazione del mio futuro sta andando bene. Ho ricevuto tante offerte interessanti e devo ancora decidere il Campionato nel quale correrò. Penso comunque all’endurance, con le macchine da GT, ci sto lavorando”. 

Credit: MotoGP.com Press

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