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MotoGP, Franco Morbidelli: “L’eredità di Valentino Rossi? Io e Bagnaia ci siamo, ma ce ne saranno altri”

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Lo si sapeva: due mesi e mezzo di inattività non si possono recuperare nel breve scorrere di due giornate di prove. Franco Morbidelli deve fare i conti con un lavoro di affinamento in questo weekend del GP di Misano, round del Mondiale 2021 di MotoGP, che ha rappresentato il ritorno alle gare per lui dopo l’infortunio al ginocchio e il passaggio al Team Factory della Yamaha.

Un’opportunità che Franky attendeva da molto tempo e ora non vuol lasciarsi sfuggire. Il 16° tempo di oggi non gli rende troppa giustizia, considerando i buoni tempi messi in mostra: “Sono a 0″450 dalla top-5 e ci sono molte cose che mi rendono felice. Ho iniziato a lavorare con un’altra base, posso comparare il mio pacchetto con il precedente che avevo in Yamaha e mi sento in una condizione accettabile: non sono perfetto, ma due settimane fa non sarei stato in grado di guidare“, le parole di Morbidelli riportate da gazzetta.it.

Un fine-settimana particolare quello sul circuito “Marco Simoncelli” dal momento che sarà l’ultima volta che vedremo in gara Valentino Rossi a Misano. Un “46” in grande difficoltà oggi, considerando le due cadute e l’ultima fila da cui partirà. Tuttavia quanto fatto dal campione di Tavullia resta sia per quanto ottenuto dal punto di vista personale che per il lavoro dedicato alla crescita del movimento italiano. Ci si riferisce in quest’ultimo caso all’Academy VR46.

Bisognerà raccogliere una pesante eredità. Da par suo, Morbidelli non è preoccupato: “Siamo pronti a raccoglierla e dobbiamo esserlo: ci deve essere qualche pilota italiano che faccia divertire i tifosi. Io e “Pecco” (Bagnaia, nota di redazione) siamo quelli che negli ultimi anni hanno fatto meglio, ma ce ne sono tanti altri che sono veloci e possono farsi largo“.

Credit: MotoGP.com Press

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