Ciclismo

Ciclismo su pista, Italia da record del mondo. Un’ascesa inarrestabile iniziata a Rio 2016

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Alle Olimpiadi di Rio 2016, il quartetto azzurro fu quinto nell’inseguimento a squadre maschile. Durante le batterie, la selezione del Bel Paese fece registrare un tempo di 3’55″724. Oggi, cinque anni dopo, ai Giochi di Tokyo 2021, l’Italia ha vinto l’oro nella discplina appena menzionata stampando uno strepitoso 3’42″032. Ovviamente, il tempo in questione è il nuovo record del mondo e prima di quest’edizione delle Olimpiadi, nessuno si era nemmeno mai avvicinato ai 3’42”.

Pochi mesi dopo Rio, l’Italia perse in finale, contro la Francia, il titolo europeo. In quell’atto conclusivo della rassegna continentale, gli azzurri girarono in 3’58″871. Ad aprile 2017, invece, gli azzurri furono terzi al Mondiale realizzando, come miglior tempo, un 3’55″755. La selezione del Bel Paese replicò il bronzo iridato anche nella stagione successiva. Nella finale per il terzo posto, inoltre, sfornarono un allora ottimo 3’54″606.

Nelle semifinali degli Europei del 2019, l’Italia stampò un eccellente 3’51″604 che permise a Ganna e compagni di qualificarsi per la finale. Gli azzurri, nell’atto conclusivo della manifestazione, vennero, però, battuti dalla Danimarca. Pochi mesi più tardi, ai Mondiali di Berlino, arrivò la svolta. Il giovane Jonathan Milan, ragazzo in possesso di un talento eccelso che gli ha permesso di sfiorare la medaglia mondiale nell’individuale a soli diciannove anni, è entrato a far parte del quartetto e il suo innesto ha fatto fare il salto di qualità definitivo agli azzurri.

Il quell’edizione della rassegna iridata, gli azzurri furono nuovamente terzi. Tuttavia, nella semifinale con la solita Danimarca, Ganna e compagni realizzarono uno strepitoso 3’46″513. Solo i danesi erano capaci di viaggiare su tempi inferiori. In quest’ultimo anno e mezzo, però, il quartetto del Bel Paese è cresciuto ulteriormente e ha finalmente colmato il gap con la corazzata dell’Europa del Nord.

Foto: Lapresse

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