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MotoGP, Maverick Vinales: “Non so ancora se e dove correrò nel 2022. Anno sabbatico o Aprilia? Vedremo…”

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Dopo aver sganciato la “bomba” al termine del weekend del Gran Premio d’Olanda, ovvero annunciando il suo addio alla Yamaha al termine di questa stagione, è tornato a parlare Maverick Vinales. Messe in archivio le prime due settimane di vacanza (ne mancano ancora tre prima di tornare in pista al Red Bull Ring) il pilota spagnolo ha regalato qualche nuovo spunto riguardo il suo futuro, uno degli argomenti più interessanti e dibattuti di questo periodo in MotoGP.

Come spiega lo stesso pilota catalano a motorsport.com, tuttavia, rispetto al post-gara di Assen, non è cambiato molto. “La situazione sul mio futuro è ferma. Ora voglio gustarmi le vacanze perché la prima metà di stagione è stata abbastanza difficile e voglio godermi la famiglia”.

Per quanto riguarda la possibilità di sbarcare in Aprilia, Maverick Vinales preferisce non sbilanciarsi troppo: “Non ho accordi con nessuno, me la voglio prendere con calma e poi vedremo cosa succede nel 2022. La moto italiana con Aleix Espargaro sta migliorando molto ed è ovvio che lui sta guidando molto bene. Quando sono andato dietro di lui in pista, non saprei cosa dire se sia davvero competitiva come le migliori del lotto”.

Prima di tornare sul 2022, è interessante capire come un pilota di MotoGP possa affrontare un finale di stagione da “separato in casa”. “Lo affronterò al massimo, voglio vincere ad ogni costo. Bisogna provare ad essere al massimo in tutti i sensi, poi il resto si vedrà. Non avere un contratto non penso mi distrarrà. Quel che è chiaro è che quando abbasso la visiera do tutto e continuerò a fare così”.

Quello che ha sorpreso maggiormente, è stata la scelta di dire “addio” alla moto più vincente degli ultimi anni, la Yamaha. “È un insieme di cose, è importante sentirsi a proprio agio, essere comodi. La moto si è adattata molto bene a Fabio Quartararo già dal primo anno in cui ci è salito. Lui ha saputo trovare il modo. Credo che la M1 abbia molto potenziale, semplicemente il problema è che noi non lo abbiamo tirato fuori. Rinuncio ad un contratto importante? Il problema è che so dove posso arrivare e non ci arriverò. Devo trovare il modo, cercare il mio cammino e arrivarci”.

Si staglia all’orizzonte il rischio di un “anno sabbatico” a soli 26 anni? “Ovviamente non sarebbe una buona cosa, perché bisogna gareggiare, ma se non mi sento a mio agio e non mi diverto... la cosa che mi rende più frustrato è che non posso dare il cento per cento e, se non posso farlo, preferisco stare a casa e godermi la vita. Al momento, dato che stavamo lavorando, non mi divertivo per niente nei circuiti. In questa seconda parte di stagione voglio cambiare questa dinamica e dare il massimo. Per me non cambia nulla, darò tutto ciò che ho e se mi faranno provare nuovi dettagli li proverò e darò loro le informazioni corrette. Sarò un professionista come si deve essere”.

Maverick Vinales spiega, poi, cosa cercherà nella prossima scuderia della quale farà parte. “Non è che io cerchi un ambiente diverso, ma cerco fiducia, è molto importante averla. Quest’anno abbiamo commesso molti errori e questo ti condiziona. In Olanda, per esempio, la moto ha funzionato molto bene nelle FP1 e non l’abbiamo più toccata per paura di peggiorarla. Ma non può essere così, bisogna sempre provare a migliorare. Se non c’è fiducia è complicato”.

Lo spagnolo conclude dicendosi convinto della scelta fatta e, soprattutto, sollevato. “Alla fine sì, perché è complicato quando vai in un posto e non ti senti a tuo agio sapendo che ti restano gare da fare, è difficile. Questo non toglie il fatto che io mi senta grato a Yamaha per tutte le opportunità che mi ha dato e per aver scommesso su di me. Credo di aver dato anche io un po’ di linee guida per sviluppare la moto, mi sarebbe piaciuto un po’ di più, ma ci abbiamo provato”.

Credit: MotoGP.com Press

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