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Ciclismo, il Presidente Dagnoni: “Il rientro di Cassani era già concordato, è ancora il ct. A fine agosto riunione”

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Momento molto difficile, dopo le Olimpiadi di Tokyo, per la Nazionale italiana al maschile di ciclismo su strada. In terra giapponese le gare non sono andate come si sperava e, dunque, è stato messo in discussione il commissario tecnico Davide Cassani.

Della mattinata la notizia del rientro in Italia anticipato del ct, che dunque non è rimasto in Giappone per seguire il ciclismo su pista com’era accaduto a Rio 2016. A tal proposito, in un comunicato sulla Federciclismo, è intervenuto il presidente Cordiano Dagnoni: “Il suo rientro in Italia? Era già concordato da tempo, come sapete i biglietti vengono fatti mesi prima, in più in questa edizione delle Olimpiadi i posti sono contingentati al massimo”.

Prosegue: “Davide Cassani è ancora il CT professionisti strada della Nazionale di ciclismo ed ha un contratto fino al 30 settembre, almeno per quando riguarda la Federazione le cose stanno così. Abbiamo sempre affermato quanto sia importante la sua figura all’interno del nostro mondo, visto che lo riteniamo un grande ambassador del ciclismo”. 

Non sono ancora state prese decisioni: “Il mio rapporto con il CT è improntato alla massima chiarezza e ci siamo confrontati anche nei giorni scorsi. Lui sa come la penso. Ribadisco, non vi è una questione legata ai risultati di Tokyo. Ero sulla linea d’arrivo in ogni gara a cui hanno partecipato i nostri azzurri ed ho espresso il mio apprezzamento sincero per come si sono comportati. Non è mia abitudine inoltre prendere decisioni (che spetterebbero al presidente) senza aver prima consultato il Consiglio Federale e la nostra prossima riunione è prevista per fine agosto in Val di Sole”. 

Foto: Lapresse

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