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Ciclismo, Davide Cassani verso le Olimpiadi di Tokyo: “Non faremo le comparse, puntiamo a una medaglia. Van Aert pericolo numero uno”

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Davide Cassani sta ormai viaggiando con la mente, e non solo, verso le Olimpiadi di Tokyo. La gara in linea maschile è prevista per il 24 luglio, e sarà tra i primissimi grandi eventi della rassegna a cinque cerchi nella sua totalità. Vedremo in scena Alberto Bettiol, Damiano Caruso, Giulio Ciccone, Gianni Moscon e Vincenzo Nibali con quest’ultimo a fungere naturalmente da uomo di punta.

Il ct azzurro, dalle pagine de Il Tirreno, ha chiarito alcuni aspetti in merito al percorso sul quale si correrà e, inoltre, ha ricordato che non si tratta sostanzialmente di una corsa qualsiasi, anche per l’esiguità del contingente nazionale che è imposta dal contesto a cinque cerchi.

Sul tipo di gara: “Sarà come sempre una competizione atipica, molto particolare e assai difficile da controllare per squadre nazionali composte soltanto da cinque corridori. Noi non andremo a Tokyo per fare le comparse, lotteremo fino in fondo per essere protagonisti assoluti e puntiamo almeno ad una medaglia, nonostante la concorrenza molto agguerrita. Decideremo le gerarchie in squadra nell’immediatezza della prova olimpica“.

Paragone con gli Europei di calcio e “accoppiamenti”: “Direi Nibali con Jorginho, due registi nati ed esperti, Damiano Caruso con Barella per la loro versatilità, Moscon con Chiesa dato che si tratta di due attaccanti nati, Ciccone con Insigne per i loro “colpi”  imprevedibili e Bettiol con Locatelli per la loro concretezza tattica“.

Gli avversari: “I soliti noti. Favoriti dovrebbero essere gli atleti usciti dal Tour de France, anche se è possibile che alcuni di loro possano essere stanchi dopo tre settimane di dure lotte. Il pericolo numero uno è il belga Van Aert, seguito a ruota da Pogacar, da Roglic e dai colombiani. Sarà al via anche il fenomeno Evenepoel, alla ricerca di una vittoria di peso dopo la primavera poco propizia“.

Il tipo di tattica: “Ovvio che seguiremo una tattica concordata con tutti gli azzurri nei prossimi giorni, ognuno dei cinque avrà un ruolo ben preciso senza capitani designati“.

Il percorso: “E’ un tracciato molto impegnativo, con i suoi 4.865 metri di dislivello e tre salite dure, delle quali la più impegnativa sarà il Mikuni Pass, a 33 chilometri dall’arrivo. Una salita di 7 chilometri con pendenza media del 10% che selezionerà il lotto dei favoriti. Seguiranno 10 chilometri di discesa e un finale vallonato. Sarebbe un percorso ideale per un Nibali al 100%, magari con qualche anno in meno…“.

E sulla crono di Ganna avverte: “A dire il vero il tracciato, piuttosto duro, non si addice a Filippo, che dovrà fronteggiare atleti del calibro di Van Aert, Pogacar, Evenepoel e Dennis. Comunque mai dire mai, Ganna è in grado di sovvertire i pronostici che stavolta non lo vedono ai primi posti“.

Foto: LaPresse

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