Arrampicata Sportiva

Arrampicata sportiva, Olimpiadi Tokyo: i favoriti. Ondra e Garnbret puntano all’oro, l’Italia tifa Rogora

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L’arrampicata sportiva farà il suo storico debutto a cinque cerchi in occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2021, in programma da venerdì 23 luglio a domenica 8 agosto. Questo sport assegnerà due titoli ai Giochi (uno per sesso), attraverso il format della combinata: per stilare la classifica verranno presi in considerazione i risultati ottenuti nelle tre specialità (lead, boulder, speed).

Adam Ondra è il grandissimo favorito tra gli uomini. Il ceco è un’icona indiscussa dell’arrampicata, non soltanto in palestra ma anche in falesia. Questo autentico fenomeno ha tracciato vie che hanno già fatto la storia del climbing e si presenterà nel Sol Levante per giganteggiare in lungo e in largo. Il 28enne è stato tre volte Campione del Mondo di lead e una volta di boulder, nonché argento nella combinata nel 2018 (due anni fa sbagliò invece la gara). Gli avversari comunque non mancheranno, a cominciare dal giapponese Tomoa Narasaki che è Campione del Mondo in carica proprio nella combinata e nel boulder.

Il 25enne padrone di casa non ha brillato in stagione, ma è in grado di tirare fuori il guizzo giusto, proprio come l’austriaco Jakob Schubert, argento nel boulder e bronzo nel lead nell’ultima rassegna iridata (trionfò nella combinata nel 2018, quando si impose anche nel lead). Da tenere in considerazione anche il tedesco Alex Megos, i francesi Mickael Mawem e Bassa Mawem, lo statunitense Nathaniel Coleman e il giapponese Kai Harada. Sulla carta speranze nulle per i nostri Ludovico Fossali (Campione del Mondo di speed) e Michael Piccolruaz.

Tra le donne, invece, il pronostico della vigilia pende inevitabilmente dalla parte della slovena Janja Garnbret, Campionessa del Mondo di combined nelle ultime quattro edizioni e grande stella di lead (tre volte iridata) e boulder (un titolo mondiale). La 22enne appare oggettivamente imbattibile, anche se non mancano di certo avversarie di spessore come ad esempio le giapponesi Miho Nonaka e Akiyo Noguchi, la britannica Shauna Coxsey, l’austriaca Jessica Pilz, la russa Iuliia Kaplina e la slovena Mia Krampl. La nostra Laura Rogora può essere una outsider: ha vinto in Coppa del Mondo a Chamonix e ha il passo per dire la sua, anche se salire sul podio sarebbe davvero un’impresa vista la caratura delle rivali.

Foto: Lapresse

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