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Nuoto, Europei 2021: pagelle 22 maggio. Benedetta Pilato sulle orme di Federica Pellegrini. Paltrinieri affina le armi per la volata a Tokyo

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BENEDETTA PILATO 10: Impressionante. I 50 sono casa sua e più che casa sono una villa con piscina. Quella piscina che l’ha vista ottenere uno dei risultati cronometrici più incredibili della storia del nuoto azzurro. Dove può arrivare non lo sa nessuno, dove è arrivata? Sul tetto del mondo. Stratosferica!

GREGORIO PALTRINIERI 8: Stavolta un po’ brucia l’argento negli 800 stile. Ci prova in tutti i modi a staccare il rivale ucraino che è bravissimo a non perdere contatto e a sparare tutte le cartucce nel finale dove è ancora più forte di Paltrinieri. Per ora… Arriva comunque un tempo soddisfacente e un sorriso a denti più stretti rispetto ai 1500.

GABRIELE DETTI 7: Se non puoi vincere, cerca almeno di pareggiare e per Gabriele Detti il bronzo degli 800 vale un pareggio, magari fuori casa perchè tornare sul podio continentale non è cosa da tutti i giori, soprattutto a cinque anni dall’ultima occasione (a Glasgow non c’era perchè infortunato). Stavolta non si estranea dalla lotta, combatte, ci prova, perde contatto dal duo di testa ma reagisce e si prende una medaglia che vale soprattutto per il morale. La condizione arriverà.

NICOLO’ MARTINENGHI 7.5: Il primo podio non si scorda mai, è vero. Però un pizzico di rammarico c’è perchè non è il 50 perfetto quello che mette in vasca nell’occasione più importante. Partenza meno esplosiva del solito e nuotata un po’ troppo nervosa. Deve ancora imparare a dominare la tensione della gara che conta e questo terzo gradino del podio alle spalle dei due favoriti, può essere un’altra molla importante.

ALESSANDRO PINZUTI 6: Come il compagno di allenamento, dimostra di soffrire l’atmosfera della finale e ancora una volta si peggiora sensibilmente nell’ultima gara. E’ vero che l’obiettivo finale era quello da centrare ma qualcosa di meglio si poteva fare. Esce comunque da questo Europeo con un bagaglio di esperienza enorme e può puntare dritto a Tokyo.

MARGHERITA PANZIERA 7.5: Meglio al mattino rispetto alla semifinale dove, lo ammette lei stessa, arriva la fatica a farsi sentire visto che disputa la gara numero nove del suo Europeo ed è pure la più lunga. Era la favorita alla vigilia, lo è ancora di più dopo due turni. E merita mezzo voto in più per l’eleganza del suo dorso: sembra che viaggi su due binari.

ALESSANDRO MIRESSI 8.5: Aggiunge un’altra perla al suo grande Europeo e non è finita qui. Non si risparmia nella semifinale dei 50 stile dove va a prendersi un posto in finale, pur faticando più del previsto in una gara che non sente sua e nella quale, comunque, fa segnare il personale ma soprattutto nuota ancora sui suoi nuovi livelli l’ennesimo 100 stile in apertura della staffetta che apre la strada alla grande prestazione degli azzurri, in testa per 370 metri e terzi al traguardo.

LORENZO ZAZZERI 7.5: Non era assolutamente scontato l’ingresso in finale per l’azzurro che stabilisce il suo nuovo primato personale, entra in un’altra dimensione nella gara più veloce dove può ritagliarsi un ruolo di protagonista assoluto nelle prossime setiagioni.

ELENA DI LIDDO 6: I 50 non sono la sua gara prediletta ma lei non lesina impegno e voglia di centrare la seconda finale individuale. Non le riesce l’impresa ma sarebbe servito un sub-26″ per superare lo scoglio semifinale. Non semplice.

FEDERICO BURDISSO 7.5: Personale migliorato nei 100 farfalla e prima finale centrata in questa disciplina che sta studiando e per la quale sta prendendo la mira ad alto livello. Dice che può ancora migliorare e ci proverà domani in finale. La medaglia è fuori portata ma può stupire ancora.

ARIANNA CASTIGLIONI 8: La sfida vera era al mattino, fianco a fianco con Martina Carraro. Stavolta a toccare per prima è la lombarda con il record personale e un gran tempo che le permette di affrontare una semifinale più tranquilla, dove arriva comunque un tempo soddisfacente.

ILARIA CUSINATO 5: Il voto riguarda la gara singola, non il percorso della veneta che invece merita un voto più alto. In finale sbaglia tante cose e alla fine paga dazio, in una gara che, con la condotta della semifinale avrebbe potuto vederla tornare sul podio europeo. Lascia Budapest con un pizzico di rammarico ma con tante certezze in più: è sulla strada per tornare protagonista.

SARA FRANCESCHI 7.5: Aveva aperto male con un 400 misto da dimenticare in batteria, chiude con il personale nei 200 misti, segnale che la condizione di Riccione non è scemata ma forza non c’è grande abitudine agli eventi internazionali. Utile, quindi, questo europeo in vista di Tokyo dove la pressione sarà ancora più alta.

THOMAS CECCON 8: Grande frazione, la sua, nella 4×100 stile libero mista. Scava un solco fra sè e gli avversari consegnando a Pellegrini un grande vantaggio ma soprattutto nuota un 47″59 lanciato che lascia ben sperare anche per la gara individuale. Il ragazzo cresce, pur fra alti e bassi, ma cresce.

FEDERICA PELLEGRINI 7.5: E sono quattro i podi europei, mica male per la veterana azzurra che ancora una volta mette cuore e fisico in acqua per regalare agli azzurri l’ennesimo podio in staffetta. Affronta tutto con leggerezza e questa è la sua forza.

SILVIA DI PIETRO 7: Che puoi fare quando quella a fianco nuota 51″7 lanciato? Puoi provare a limitare i danni ma non c’è niente da fare. Nuota per quelle che sono le sue potenzialità attuali, anzi più veloce. Ci prova nella vasca di andata a mettere in soggezione le rivali che prendono le misure e la superano nel finale. Altra medaglia, altro segnale di crescita.

LEONARDO DEPLANO 6.5: Un po’ sfortunato perchè entra nei primi 11 ma ha due italiani davanti. Il tempo è discreto, 22″10 ma serviva un decimo in meno per prendersi la soddisfazione della semifinale.

ILARIA BIANCHI 6: Ha fatto di peggio nei 50 che è una gara che non ama particolarmente. Sprazzi di ripresa ed è importante anche in chiave staffetta.

COSTANZA COCCONCELLI 5.5: Anche l’ultima possibilità per emergere in un Europeo complicato, svanisce per la bolognese che anche nei 50 farfalla è rimasta a distanza dalla zona qualificazione con un tempo più alto rispetto ai suoi migliori. Ha un mese per ritrovare la condizione di Riccione e andarsi a prendere Tokyo

MATTEO RIVOLTA 6.5: Una delle migliori versioni dell’ultimo Matteo Rivolta che alla duna Arena era stato protagonista a novembre nelle ISL. Un centesimo lo estromette dalla semifinale: la sfortuna ci ha messo lo zampino. Sorriso amaro alla fine ma non si arrende e fa bene perchè oggi si sono visti sprazzi di ottima nuotata.

ALBERTO RAZZETTI 6: Un test in vista del 400 misto di domani. Non si aspettava certo di essere in semifinale ma è pimpante e domani proverà il colpaccio di prendersi la finale nella gara più lunga

MARTINA CARRARO 6: la condizione sta lentamente scemando o forse non c’è mai stata (almeno quella ideale) ma del resto questo non è il suo obiettivo. Ci prova, parte bene ma nel finale gambe e braccia cedono e fa segnare comunque il sesto tempo in qualificazione. Magie della rana azzurra.

LISA ANGIOLINI 6.5: Si sarebbe qualificata anche lei, se non ci fossero state tre azzurre più forti. Chiude bene un Europeo promettente e non scorderà la frazione della 4×200 stile libero

MANUEL FRIGO 6.5: Lancia con un tempo discreto la staffetta mista veloce: 48″90 senza dannarsi troppo l’anima e soffrendo nel finale

CHIARA TARANTINO 7: Bella prova per la giovane azzurra che contribuisce al primo tempo in batteria per la staffetta azzurra. Grande esperienza e tanto cuore.

Foto Gian Mattia D’Alberto – LaPresse

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