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Nuoto di fondo, Europei 2021. Prove tecniche di Giochi Olimpici per il campione europeo Gregorio Paltrinieri sulla 10 km

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Prove tecniche di Giochi Olimpici per Gregorio Paltrinieri che, dopo il trionfale debutto di ieri sui 5 km, oggi affronta la gara più attesa nelle acque libere, quella che assegnerà il titolo a Cinque Cerchi fra poco più di due mesi a Tokyo, i 10 km. E’ una gara vera, con ogni probabilità un vero e proprio antipasto di quello che avverrà nella capitale giapponese nella gara più importante degli ultimi 5 anni in questa specialità e con tanti pretendenti.

Guai a pensare ad una battaglia fra Paltrinieri e Wellbrock, il tedesco che ha insidiato a più riprese la leadership dell’azzurro in questi cinque anni, nelle lunghe distanze della piscina e che ieri ha dato l’impressione di volersi nascondere, partendo senza la muta, tirando fortissimo per un chilometro e poi scomparendo lentamente nella pancia del gruppo. Loro sono sicuramente i più attesi, possiamo utilizzare la parola favoriti ma non sono i soli protagonisti di questa gara che vede al via alcuni dei grandi specialisti di questa distanza: dal francese Olivier (argento ieri) all’olandese Weertman, dal padrone di casa Rasovszky, fino ad arrivare all’azzurro Sanzullo che si è preso la carta per Tokyo assieme a Paltrinieri e all’altro azzurro Domenico Acerenza.

Il test è probante, dunque, anche se il programma è ribaltato rispetto a Tokyo e dunque la gara di oggi sarà veritiera fino a un certo punto perchè dirà solo in parte chi è il più forte, mentre a Tokyo si scoprirà chi è il più forte sui 10 km dopo una settimana che prevede le batterie e la finale degli 800 e le batterie e la finale dei 1500, per qualcuno magari anche il doppio turno sui 400, mentre qui c’è un 5000 disputato ieri che non è esattamente la stessa cosa.

Mettere la mano davanti a tutti, però, è sempre molto importante e c’è da giurarci che il campione modenese, che non vanta ancora grandi titoli internazionali in acque libere, c’è da giurare che ci proverà. E’ il secondo test sulla distanza dell’era di Fabrizio Antonelli alla guida tecnica di Paltrinieri in un’avventura iniziata esattamente un anno e un giorno fa. Il rientro in gara a Doha vide Paltrinieri a marzo chiudere al terzo posto la tappa di Coppa del Mondo e l’impressione è che Greg abbia preparato soprattutto questa gara per la faticosa trasferta di Budapest che gli deve fornire qualche risposta in vista di Tokyo.

Il “campo di gara” si presta ad azioni di ritmo e magari anche da lontano, come ha dimostrato ieri Van Rouwendaal, quelle che piacciono a Paltrinieri che non deve però commettere l’errore di fornire la scia a rivali più forti di lui nel finale. Il test sarà anche tattico, l’attesa è tanta per chi come Paltrinieri cerca di rinnovarsi sempre e non vive bene senza la pressione.

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