Ciclismo

Giro d’Italia 2021, Damiano Caruso 2° e Giulio Ciccone 6° a 51″ dal podio. Azzurri oltre ogni più rosea aspettativa

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È un Giro d’Italia 2021 molto a tinte tricolori, sicuramente molto più di quello che ci si poteva aspettare alla vigilia. Prima della partenza di Torino le attese erano per Vincenzo Nibali, per Filippo Ganna e per qualche azione estemporanea che potesse portare a successi parziali (ne sono arrivati comunque quattro), ma nessuno si poteva attendere che due italiani fossero in piena lotta per il podio a pochi giorni dalla cronometro di Milano. 

Due sorprese, due corridori che non sono partiti assolutamente per fare i capitani in questa Corsa Rosa, ma si sono guadagnati il ruolo di protagonisti con il passare dei giorni. Sono ormai terminate le parole per Damiano Caruso: il siciliano della Bahrain-Victorious, corsa dopo corsa, tappa dopo tappa, sta continuando a stupire tutti. Dopo il ritiro di Mikel Landa si è preso la responsabilità di far classifica e non ha tradito la fiducia: fino ad ora è stato perfetto, è secondo in classifica generale, con un Egan Bernal irraggiungibile, ma con le possibilità altissime di centrare un podio che sarebbe clamoroso. 

Discorso diverso per un Giulio Ciccone in nettissima crescita. L’abruzzese, dopo un 2020 da dimenticare, a 26 anni sembra aver raggiunto la maturità a livello sportivo ideale per esprimersi ai massimi livelli. Ha ancora qualche punto debole, sia a livello tecnico (sicuramente la cronometro) che a livello tattico, ma a mano a mano con la sua Trek-Segafredo sta continuando a crescere, con i limiti tutti da scorprire.

Per la Maglia Azzurra del 2019 l’argomento podio è sicuramente più complicato, vista la prova contro il tempo conclusiva. Al momento è sesto a 51” dalla terza piazza: servirà un’impresa in montagna per sognare la top-3 di Milano.

Foto: Lapresse

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