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ATP Barcellona 2021: Rafael Nadal dice 12 e batte Stefanos Tsitsipas in una finale senza tempo dopo tre ore e mezza di battaglia

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Definirlo il match dell’anno fino a questo momento, come e forse più del Djokovic-Karatsev di Belgrado giocato ieri, non è probabilmente sbagliato: la lotta tra Rafael Nadal e Stefanos Tsitsipas nella finale dell’ATP 500 di Barcellona resterà senz’altro tra i simboli del 2021 nei match su tre set. Alla fine è il mancino di Manacor a farcela, vincendo per la 12a volta in Catalogna con il punteggio di 6-4 6-7(6) 7-5 al termine di 3 ore e 38 minuti di qualcosa che è ben più di una battaglia. Contano forse meno che mai le statistiche, anche se certo non si può dire che il 43% di punti vinti sulla seconda abbia aiutato l’ellenico, in quella che è stata una vera lotta da terra rossa, che ha riconfermato il greco tra i grandissimi e ribadito una volta di più chi e cosa è lo spagnolo nella storia quando arriva il mattone tritato.

Appare subito chiaro, fin dai primi scambi, che la finale sia destinata a trasformarsi in una battaglia, nella quale Tsitsipas si dimostra perfettamente in grado di reggere il ritmo di Nadal anche da fondo. L’iberico è il primo ad andare vicino al break, il greco è il primo a coglierlo, facendosi aggressivo in risposta e sfruttando un paio di errori del padrone di casa. Tsitsipas si dimostra in più di un’occasione più pronto rispetto al suo avversario, procurandosi anche due palle del doppio break, ma d’esperienza e con l’aiuto del dritto arriva il salvataggio.

L’ellenico non può davvero concedersi un attimo di pausa, perché Nadal comincia a variare, a trovare qui una stop volley, lì un gran dritto, e ha due palle per impattare. La seconda è quella buona, con il dritto vincente dello spagnolo che ritorna sul 4-4. Nel nono game arrivano due chance di tornare avanti per il numero 1 della Race, ma in un game costellato di intensità ed errori non riesce a concretizzare. Il decimo gioco parte con un doppio fallo di Tsitsipas, ma è Nadal che guida di dritto, inchioda l’avversario sul rovescio e in pochi minuti si prende il set per 6-4.

Il copione del secondo set risulta per alcuni versi simile al primo, almeno nella fase iniziale: il numero 5 del mondo, infatti, ritrova la forza di comandare da fondo dopo un paio di game interlocutori e di nuovo va avanti di un break sul 2-1. Sul 3-2 Tsitsipas spreca qualche chance di troppo con il dritto e viene puntualmente punito dal mancino di Manacor, che poi riesce a trarre molto di buono da un servizio ogni volta migliore. Sul 5-4 il livello imposto da Nadal sembra troppo alto, arrivano due match point, ma è qui che il greco mostra un tennis di livello maestoso e coraggioso: il primo lo annulla con lo smash, il secondo con una gran discesa a rete, e poi chiude il game con uno scambio sempre dalle parti della rete portato a casa tra gli applausi, amari eppure ammirati, del pubblico di Barcellona.

Su questa scia Tsitsipas s’invola, guadagna tre palle break, ma con servizio e dritto in due occasioni e un rovescio in grado di comandare nell’altra il numero 3 del mondo riesce a salvarsi e poi ad andare al tie-break. L’iberico va avanti 4-2, ma il greco varia di nuovo tantissimo e arriva fino al 6-4, ma Nadal non molla e, nell’11° punto, arriva su una gran palla corta dell’avversario, vince questo punto e anche il successivo con servizio e dritto. Un doppio fallo dello spagnolo, però, regala a Tsitsipas una chance stavolta sfruttata: il match si allunga.

Nel primo game del parziale decisivo si va subito ai vantaggi, ma senza che l’ellenico rischi particolarmente. La stessa cosa accade nel quarto gioco, con Nadal che riesce a venire a capo della complicata questione legata alla risposta di Tsitsipas. La lotta è reciproca, nessuno dei due si tiene ormai più mentre le tre ore vengono avvicinate e poi superate senza nemmeno l’ombra di una difficoltà. Il numero 3 ATP, con il dritto, riesce a insidiare l’uomo che ha davanti, ma non a togliergli la battuta. Seguono tre game a zero, poi Nadal è il primo a vincere un punto in risposta dopo ben 17 consecutivi guadagnati dal giocatore al servizio, fatto che non impedisce a Tsitsipas di salire sul 5-4.

Scattano tutti in piedi sull’irreale terzo punto, che pare pronto a diventare un 15-30 per il greco e invece diventa 30-15 per il maiorchino dopo recuperi vietati a molti da entrambe le parti. Tsitsipas, però, non è domo e recupera subito, poi accade l’impensabile: Nadal sbaglia il dritto in avanzamento mettendolo in rete, e stavolta il match point ce l’ha l’ellenico. L’iberico è costretto a servire la seconda, il greco riesce a entrare col dritto, ma è incerto nel chiudere e viene trafitto a propria volta dallo stesso colpo. Il game si trasforma in battaglia, ma lo vince il mancino di Manacor, che poi si procura tre palle break, si vede l’avversario venire più volte a rete per annullarle, ma alla fine, su errore di dritto di quest’ultimo, può andare a servire per chiudere. Ed è un altro game durissimo quello che segue, in cui Nadal, con doppio fallo ed errore nei pressi della rete, concede una chance del tie-break all’avversario, che però trova un gran schema servizio-dritto lungolinea, prima di vincere a rete il punto successivo ed andare al terzo match point. L’ultimo recupero di Tsitsipas è lungo, dopo 3 ore e 38 minuti il 12° titolo a Barcellona si aggiunge agli altri nella bacheca del più grande interprete della terra rossa della storia.

Foto: LaPresse

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