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Tennis, Novak Djokovic boccia la nuova generazione: Medvedev affossato e la legge dei ‘titani’ vale ancora

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Missione fallita, la nuova generazione è stata ancora una volta respinta. Novak Djokovic boccia in maniera inappellabile il russo Daniil Medvedev e porta a 9 i successi negli Australian Open, a 18 i Major vinti, a 21 le partite di fila vinte a Melbourne, a 82 i titoli nel circuito ATP in bacheca e il prossimo 8 marzo saranno 311 settimane da n.1 indiscusso, superando Roger Federer.

Questi i numeri dell’impresa di un campione affamato di successo come lo sono ancora Rafael Nadal e, quando tornerà, Federer. I tre titani, con i loro 58 Slam vinti, stanno ancora a certificare il fatto che prima di un ricambio vero e proprio si dovrà aspettare, contrariamente alla logica e a quello che tanti si aspetterebbero.

Vero è che per campioni di questo calibro, la razionalità non vale così tanto. Basti pensare a un Nole che arriva alla Finale di Melbourne con 100 ace all’attivo, cosa che non si era mai vista, segno che il serbo di voglia di lavorare ne ha ancora tanta e di margini di miglioramento anche. Il modo in cui ha smantellato tecnicamente e mentalmente Medvedev è stato impressionante, tenuto conto che il russo veniva da 20 successi consecutivi nei singoli match e non conosceva sconfitta dai quarti di finale a Vienna del 2020. Oggi però il balcanico ha fatto vedere come ancora ci sia una certa differenza tra un campione che gioca tutti i punti al 100% e chi, dopo il contro-break del secondo set, l’ha data già un po’ per persa.

Questione di numeri, ma anche di mentalità. Probabilmente il russo apprenderà da questa lezione, ma di fatto lo status quo degli “alieni” persiste, guardandolo solo agli ultimi Slam svolti: vittoria in maniera dominante di Nadal a Parigi (Djokovic in Finale) e successo del balcanico nella terra dei canguri, nonostante qualche problema fisico nel mentre…La “New Generation” dovrà attendere…

Foto: LaPresse

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