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MotoGP, Enea Bastianini: “Ho tanto da imparare ma voglio fare bene! Rispetto ai rivali mi manca l’esperienza”

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Quando si sbarca nella classe regina con il titolo della Moto2 appena conquistato, le emozioni si mischiano con le responsabilità. Questa è la situazione che accoglierà Enea Bastianini nel suo primo anno in MotoGP. Il pilota romagnolo, dopo aver vinto il Mondiale della classe mediana, è prontissimo per la nuova avventura con la Ducati del team Esponsorama che guiderà assieme a Luca Marini, a sua volta impegnato nel salto in top class. La presentazione della squadra ad Andorra ha rappresentato l’occasione ideale per fare un punto della situazione iniziale con il riminese. “Le prime impressioni sulla nuova moto sono senza ombra di dubbio positive, quando ci sali in realtà non è così come sembra – racconta a motorsport.com – Con Luca Marini il rapporto è buono, siamo stati rivali quest’anno per il titolo, però ci rispettiamo”.

Tante novità per Bastianini, incominciando dalla nuova squadra che lo prenderà per mano. “Ho avuto modo di conoscere il mio capo tecnico, ci siamo già incontrati tre o quattro volte anche prima del nuovo lockdown. Abbiamo fatto una riunione per buttare giù un programma. L’impressione è stata positiva, nel senso che è un ragazzo giovane, ma si vede che ha già esperienza su quella moto e potrà insegnarmi molto perché ha lavorato con un ottimo pilota soprattutto sulla messa a punto. Credo che potrò imparare da lui”.

Sul fronte degli obiettivi, il romagnolo non vuole nascondersi. “Le aspettative non sono alte già dai test, la moto è nuova, dovrò cercare di capire tante cose, ma soprattutto inizialmente adattarmi al metodo di lavoro. Ci sarà maggiore elettronica e molte più cose da sistemare, come imparare a conoscere le gomme. Occorrerà del tempo, però sono carico, non vedo l’ora di iniziare. Purtroppo non abbiamo ancora potuto fare i test, ma faremo tutto in Qatar”.

A livello fisico c’è differenza rispetto alla MotoGP anche a livello di alimentazione? “Ho cercato di lavorare ancora un po’ più duramente. Io mi alleno oltre che in palestra, anche in bicicletta. Per quanto riguarda l’alimentazione, io sono piccolo, quindi devo cercare di tenere una bella massa muscolare perché mi dovrò adattare alla moto. Una volta che guiderò in maniera più fluida, avrò sempre meno bisogno di forza e più di resistenza. Ma in realtà non lo so perché ancora non l’ho provata”.

Tutto l’inizio di stagione si svolgerà in Qatar. 12 giorni sulla stessa pista, tra gare, prove e test. “Forse sarà un vantaggio, anche se comunque sia non è una cosa particolarmente buona rimanere sempre sullo stesso tracciato”.

A livello emozionale, come stai vivendo questo momento di passaggio in MotoGP? “In teoria non c’è Marc Marquez quindi vedremo. Però non mancheranno diversi piloti con cui ci siamo già scontrati in passato, vedi Joan Mir, Pecco Bagnaia, Jack Miller, Alex Rins ed Alex Marquez…comunque me li ritrovo lì, ma ovviamente loro hanno più esperienza. L’emozione è tanta e la voglia ancora di più”.

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Foto: Lapresse

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