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Basket: Olimpia Milano, tutto facile con i resti del Khimki. Vittoria numero 17 in Eurolega nella stagione

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Per una sera, non serve spingere al massimo sull’acceleratore all’Olimpia Milano. L’A|X Armani Exchange di Ettore Messina regola con facilità il Khimki Mosca, privo ormai da tempo di molti dei suoi migliori giocatori a causa di svariate difficoltà e, per questa sera, anche della sua stella, Alexey Shved. I padroni di casa superano gli ultimi in classifica (2 sole vittorie) per 84-74, intascando il successo numero 17 in questa stagione. Migliore di Milano è Shavon Shields con 17 punti, mentre Gigi Datome ne segna 15; dall’altra parte inutili i 23 di Jordan Mickey.

L’inizio è leggermente favorevole al Khimki, con Mickey e Karasev che portano i russi sul 2-6 di fronte a un’Olimpia forse un po’ addormentata: serve un time out di Messina per svegliarla. Basta questo ad accendere Datome, che con un paio di triple ribalta all’istante tutta la questione. Da queste prime battute, però, esce un quarto d’apertura che si rivela anche divertente da vedere, con entrambe le squadre a tirare con alte percentuali. Shields prova a far scappare Milano (19-11), Mickey (12 punti) e McCollum non ci stanno e cercano di ricucire progressivamente: 29-26 dopo dieci minuti.

Monia infila la tripla del 29-29 al rientro sul parquet, ma da quel momento le differenze si vedono chiare e forti. La coppia Rodriguez-Datome, legata da un numero e non solo, comincia a scavare il solco che vale il 41-31. Il Khimki ci prova con varie bocche da fuoco, cui si aggiunge Bertans, ma il ritmo offensivo impresso dalla formazione di casa è semplicemente troppo alto: con Moraschini, Datome e Shields si chiude una prima metà di gara che dice 8/11 da tre e 56-43.

Si riparte con gli uomini di Messina che di smettere di spingere non ne hanno voglia: Delaney, Shields, Datome e Hines costruiscono in meno di tre minuti il +22 (65-43). A quel punto, però, l’Olimpia smette di segnare, quasi permettendosi di gestire la situazione e facendo debuttare anche l’ex Jeremy Evans. In qualche modo, con il solo Rodriguez che mette a segno altri cinque punti nel prosieguo del periodo, il Khimki si riavvicina anche fino al -14, che poi contrassegna l’ingresso nell’ultimo quarto.

Per quanto lontano e depotenziato dagli eventi, il club moscovita prova a crederci, benché a Milano ogni volta basti davvero poco per ristabilire le gerarchie. McCollum segna per il -13 (73-60) e ci pensa Micov, al -11 (75-64) di Voronov risponde Hines, e siccome col basket i gialloblu non riescono a riavvicinarsi ci provano con le maniere forti (penetrazione di Bertans che spedisce a terra Hines con un piccolo taglio sul volto e Datome a portarlo via da propositi di protesta, lotta su una palla vagante in cui Rodriguez viene agganciato in una maniera tale da mostrare il segno sul braccio agli arbitri). Nulla può però scalfire la squadra di Messina, che corre tranquillamente verso il successo.

A|X ARMANI EXCHANGE MILANO- KHIMKI MOSCA 84-74 (29-26, 56-43, 70-56)

MILANO – Punter* 2, Micov 4, Moraschini 3, Roll, Rodriguez 13, Tarczewski* 10, Biligha ne, Delaney* 8, Shields* 17, Evans, Hines 12, Datome* 15. All. Messina

KHIMKI – McCollum 15, Karasev* 2, Zaytsev* 7, Vialtsev* 2, Monia* 12, Sharapov ne, Ponkrashov, Voronov 2, Bertans 11, Mickey* 23. All. Maltsev

Credit: Ciamillo

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