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Australian Open 2021, Matteo Berrettini attende con fiducia e condizione il sorteggio

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Quattro vittorie e una sconfitta, con la versione buona del kazako Alexander Bublik: questo finora il bilancio di Matteo Berrettini nel 2021, un anno che lo vede impegnato a riscattare il 2020 in cui ha fatto molta fatica, complici anche gli infortuni e il dover fare i conti con partite, e momenti, particolarmente duri, ma in grado di farlo crescere sotto molti punti di vista.

Berrettini che si è presentato al via dell’ATP Cup è un giocatore che sembra tornato molto più vicino alla sua versione 2019, quella che ha scalato la classifica ATP a suon di serie di vittorie, Centre Court e semifinale agli US Open. Molto bella la sua vittoria con Dominic Thiem, in quello che sta diventando un classico tra lui e l’austriaco, ed estremamente convincente anche il modo in cui è emerso da alcuni game molto fallosi con Gael Monfils, dando un altro dispiacere al francese dopo il celebre quarto a Flushing Meadows.

Stante l’attuale condizione, il romano fa i dovuti scongiuri per il sorteggio, data la possibile presenza di mine vaganti, con Jannik Sinner che è (letteralmente, essendo il primo fuori dalle teste di serie) in cima a questa lista. La forma, infatti, è quella di un giocatore che alla seconda settimana ci può arrivare con buonissimo agio. Si tratta, in fondo, anche dell’occasione di invertire un rapporto un po’ particolare con lo Slam di Melbourne.

Nel 2018, all’esordio nel tabellone di qualificazione, riuscì subito a entrare nel tabellone principale, anche se non da qualificato. Aveva infatti perso (disunendosi nel finale) con l’americano Denis Kudla nel turno decisivo, ma venne ripescato; uscì subito comunque, dato che al tempo il francese Adrian Mannarino era più forte di lui e lo sconfisse con un triplo 6-4. Estrema, invece, la sfortuna del 2019, in cui trovò Stefanos Tsitsipas: fu battaglia, ma la spuntò l’allora numero 10 del mondo in quattro set. E poi il 2020, con la rimonta fallita con Tennys Sandgren, con l’attuale numero 4 degli States che avrebbe poi eliminato anche Fabio Fognini e per sette volte sarebbe andato vicino a fare lo stesso con Roger Federer.

Questo porta anche a un’altra conseguenza: siccome il ranking ATP è ancora parzialmente bloccato, ecco che Berrettini, andando oltre il secondo turno, potrebbe cominciare a guadagnare davvero tanto in classifica, mettendo nel mirino la nona posizione dell’argentino Diego Schwartzman. Più difficile invece raggiungere l’ottava del russo Andrey Rublev, se quest’ultimo riuscirà a mantenere lo spettacolare rendimento del 2020 (anche se deve andare oltre gli ottavi per guadagnare, al pari del sudamericano). Vero è anche che Schwartzman, in linea teorica, può essere superato già con l’ATP Cup, anche se si tratta di un percorso difficile.

Non resta dunque che attendere per avere un miglior quadro della comprensione di ciò che Berrettini potrà riuscire a mettere insieme nel primo Slam dell’anno. Il resto dei responsi sarà determinato da quanto dirà l’urna stanotte, dopo quasi 24 ore di ulteriore attesa.

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Foto: LaPresse

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