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America’s Cup, Luna Rossa tagliata fuori! New Zealand si accorda con Ineos per la prossima edizione, ma…

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Luna Rossa ha lanciato per prima il guanto di sfida a Team New Zealand, subito dopo che i kiwi avevano alzato al cielo la America’s Cup 2017 sconfiggendo BMW Oracle alle Bermuda. Patrizio Bertelli, amministratore delegato di Prada e grandissimo appassionato di vela, aveva deciso di rimettersi in gioco per la quinta volta nella sua vita e così il sodalizio italiano è diventato Challenger of Record: il primo degli sfidanti, quello che ha il compito di interloquire col Defender. Team New Zealand ha scelto di difendere la Vecchia Brocca nella sua Auckland, durante questo inverno boreale e con regole da lei stessa definita, anche se Luna Rossa ha avuto la possibilità di concordare l’utilizzo degli AC75 e di altri dettagli.

Deve ancora incominciare la Finale della Prada Cup (sabato 13 febbraio inizierà la contesa tra Luna Rossa e Ineos), il match race per la Coppa America è previsto a partire dal 6 marzo, ma già adesso ci si interroga su quale sarà il futuro del trofeo sportivo più antico al mondo. Quando e dove andrà in scena la prossima edizione di questa competizione nata nel lontano 1851? Non ci sono ancora una data e un luogo definiti, perché è il detentore del titolo a fare le regole, insieme al Challenger of Record. Team New Zealand sta già facendo i conti senza l’oste, convinta di confermarsi senza alcun problema nel Golfo di Hauraki tra un mese.

I kiwi avrebbero già deciso di escludere dai giochi Luna Rossa, come riportano alcune testate anglosassoni tra cui Live Sail Die. Team New Zealand non vuole più intrattenere rapporti col sodalizio italiano e sarebbe già in parola con Ineos Uk, nella persone del timoniere Ben Ainslie. Il quattro volte Campione Olimpico ha più volte attaccato Team Prada Pirelli nelle ultime settimane e avrebbe il piacere di essere Challenger of Record, se non dovesse riuscire a conquistare la Coppa delle 100 Ghinee. In caso di affermazione, il “favore” sarebbe ricambiato dai neozelandesi, i quali hanno tra l’altro già dato mandato a un’agenzia per capire se ci siano i margini per rendere la kermesse itinerante (con una sorta di lunga World Series) e portarla in Paesi molto generosi dal punto di vista economico (si parla di Medio Oriente).

Sarebbe qualcosa che snatura la manifestazione, rimasta fissa nella sua tradizione e nel rispetto di un semplice paradigma: chi ha la Coppa in mano decide dove, come, quando e con che regole difenderla. E infatti strapparla al Defender è difficilissimo (il New York Yacht Club l’ha detenuta per 132 anni…). Luna Rossa è ora esclusa da tutto, ma avrebbe un modo per riprendersi tutto: vincere la America’s Cup e portare l’evento in Italia, nelle modalità decise dal sodalizio guidato da patron Bertelli, che ha speso tanti denari negli ultimi vent’anni e meriterebbe di riuscire nell’impresa.

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Foto: Luna Rossa Press

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