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Tiro a volo, l’Italia deve ritrovare le sensazioni vincenti dopo un anno di letargo

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Recuperare il feeling con l’arma, con la pedana e con i piattelli per tornare a essere, come è sempre stato in tantissimi decenni di storia, una delle nazioni leader del movimento mondiale: è questo l’obiettivo dell’Italia del tiro a volo che piano piano sta iniziano a ripartire verso un 2021 che, se dovesse vedere tutti i suoi appuntamenti confermati in calendario, si preannuncia ricchissimo di eventi.

Skeet: giocare d’anticipo è servito
Lo stop inevitabilmente ridisegnerà nuovi equilibri planetari sotto tutti i punti di vista, per fortuna che la formazione azzurra aveva già messo al sicuro più del 90% dei suoi pass verso le Olimpiadi di Tokyo.
Nella totalità dello skeet infatti, con Diana Bacosi e Chiara Cainero al femminile e Gabriele Rossetti e Tammaro Cassandro al maschile, l’obiettivo sarà infatti quello di ricalibrarsi nel corso dell’anno con i vari appuntamenti in agenda, fra Grand Prix e Coppe del Mondo, per arrivare in Giappone al massimo della forma e pronti alla battaglia per le medaglie.

Trap: la situazione
Di diversa natura sarà invece quello che dovrà accadere nel trap. Jessica Rossi e Silvana Stanco “hanno fatto il loro dovere” prenotando i pass verso la kermesse a Cinque Cerchi, mentre al maschile si attende ancora di conoscere se il contingente azzurro riuscirà a portare almeno un qualificato (due ormai non è più possibile) ai Giochi; con Mauro De Filippis che attualmente dispone di buone possibilità per l’approdo verso il Sol Levante.

Se cosi fosse, con il tarantino o con un altro rappresentante del Bel Paese, l’Italia guadagnerebbe in un colpo solo altre due chance di medaglia: quella per il concorso individuale maschile, appunto, e quella per il contest di Mixed Team di Trap.

Pensando a Tokyo
Nell’incertezza globale a livello sportivo, logico e sanitario, la strada del tiro a volo italiano è comunque stata tracciata, nella speranza che le Olimpiadi di Tokyo si possano disputare. Se cosi fosse, come tutti si augurano, dal tiro a volo è chiaro che ci si attenderanno importanti risultati: magari non le storiche 5 medaglie di Rio 2016 (2 ori e 3 argenti), ma un bottino plausibilmente identificabile in 2 allori (come a Londra 2012).

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Foto: ISSF

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