Sci Alpino

Sci alpino: Coppa del Mondo in grande equilibrio, Shiffrin è la variabile al femminile

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Nonostante diverse difficoltà legate in primis al Covid-19 e anche alle condizioni meteo, la Coppa del Mondo di sci alpino 2020-2021 ha superato tutto sommato indenne l’ultimo weekend abbondante di gare, in attesa di sapere quando verranno recuperati i due superG femminili annullati a St. Moritz (forse a Crans Montana). Dopo 12 competizioni, sei per genere, è ancora presto per stilare bilanci, anche perché da una parte (uomini) non è ancora stato disputato un solo slalom che è uno (il primo arriverà in Badia, tra pochi giorni); dall’altra (donne) la velocità “aprirà” la sua stagione venerdì prossimo, in Val d’Isere. Ma certo la parola equilibrio può essere quella chiave, anche tra le ragazze, dove la “cannibale” Petra Vlhova sembrava già aver ipotecato la sfera di cristallo. Ma tra uscita a Courchevel, in gara 2, e ritorno alla vittoria di Mikaela Shiffrin, i giochi sono più aperti di quanto si potesse ipotizzare.

Sei gare, sei vittorie con atleti diversi. Basta già questo dato per spiegare la grande incognita che regna sulla classifica generale maschile, pur sempre guidata da Alexis Pinturault, probabilmente il favorito n.1 grazie alla sua capacità di essere competitivo quanto meno anche in superG, oltre a gigante e slalom. Marco Odermatt si conferma outsider di lusso, mentre attenzione a dare per spacciato Henrik Kristoffersen, in quanto avrà comunque a disposizione un numero elevato di slalom, in calendario. Aleksandr Aamodt Kilde, al solito, fa fatica a vincere gare, ma difficilmente perde colpi tra gigante, discesa e superG. Attualmente, la rosa dei pretendenti, rispetto allo scorso anno, sembra allargata a quattro nomi, che inseriamo in ordine di possibilità attuali: Pinturault, Kilde, Kristoffersen, Odermatt.

A livello femminile il ritorno alla vittoria di Mikaela Shiffrin, nel secondo gigante di Courchevel, resta un elemento positivo per tutto il movimento. Tra le porte larghe le gare continuano a mostrarsi tirate e imprevedibili, e la ritrovata competitività dell’americana cambierà comunque l’approccio di tutte le sue principali rivali, perché conoscono bene il valore di Mika. Da Federica Brignone a Marta Bassino (peccato per gli errori di Courchevel, ma restano sempre veloci e competitive), da Michelle Gisin a Corinne Suter, senza dimenticare Lara Gut-Behrami, le avversarie della capoclassifica Petra Vlhova non mancano. L’ago della bilancia resta la velocità, perché tra discesa e superG la slovacca insegue ancora il primo podio della carriera (ma vi ha gareggiato pochissimo, va detto) e una certa costanza di rendimento che potrebbe risultare decisiva, mentre resta da capire come si svilupperà il calendario di Shiffrin con il prosieguo della stagione e dopo il ritrovato feeling con la vittoria: in caso di ritorno in gara con gli sci lunghi a gennaio, anche lei non potrà assolutamente essere considerata fuori dai Giochi, nonostante l’assenza garantita in Val d’Isere, nel prossimo lungo weekend.

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Foto: Pentaphoto

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